All'Arena del Sole: "Nuvole" di Nanni Garella
Dal 7 al 19 giugno alle ore 21 all'Arena del Sole (lunedì riposo) in prima assoluta nell’ambito di bè bolognaestate 2016 "Nuvole" di Nanni Garella, ispirato alle sceneggiature Che cosa sono le nuvole? e La terra vista dalla luna di Pier Paolo Pasolini. Con Nanni Garella, Luca Formica, Pamela Giannasi, Mariarosa Iattoni, Iole Mazzetti, Fabio Molinari, Mirco Nanni, Lucio Polazzi, Deborah Quintavalle, Moreno Rimondi, Roberto Risi, Davide Capponcelli.
Musiche originali di Matteo Malferrari, Raffaele Sargenti, Dario Govoni eseguite dall’Ensemble del Conservatorio "G. B. Martini" di Bologna.
“Dietro le quinte”, il Bistrot nel Chiostro dell’Arena: in concomitanza con le rappresentazioni di Nuvole nel Chiostro dell’Arena sarà aperto, a partire dalle 18.30, il Bistrot “Dietro le quinte”, con aperitivo e cena dopospettacolo. Il Bistrot sarà aperto anche dal 21 al 25 giugno, sempre dalle ore 18.30, in occasione della campagna abbonamenti. Chiuso il lunedì.
Da martedì 7 a domenica 19 giugno (ore 21, riposo il lunedì) la Sala Leo de Berardinis dell’Arena del Sole, nella sua configurazione a pianta centrale, apre le porte con la prima assoluta di Nuvole, di Nanni Garella da Pier Paolo Pasolini, produzione di Emilia Romagna Teatro Fondazione con Arte e Salute onlus e con la collaborazione del Conservatorio "G. B. Martini" di Bologna. Lo spettacolo va in scena nell’ambito di bè bolognaestate 2016, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna.
In anni recenti, Nanni Garella ha portato in teatro il cinema di Pasolini con due spettacoli – Edipo e Il Vangelo secondo Matteo – di forte presa emotiva, che hanno evidenziato il carattere tipicamente “pasoliniano” degli attori pazienti psichiatrici di Arte e Salute, una realtà artistica nata nel 1999, per iniziativa dello stesso Garella e del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda USL di Bologna.
Il regista torna ora alle sceneggiature di Pasolini, veri gioielli di narrativa “messa in scena”, in particolare a quelle di due indimenticabili episodi di film collettivi: La terra vista dalla luna, episodio del film Le streghe (1966) con Totò, Ninetto Davoli e Silvana Mangano e Che cosa sono le nuvole?, episodio di Capriccio all'italiana (1967) con, tra gli altri, ancora Totò e Ninetto Davoli assieme a Laura Betti.
È da quest’ultimo episodio, ambientato in un teatro di borgata, che trae spunto la scrittura scenica di Garella. Marionette in un teatro di borgata manovrate da fili invisibili, i personaggi raccontano, come in una favola, “la vita violenta, primitiva e dolcissima – scrive il regista – degli umili, degli emarginati; la vita che avanza a morsi, come un vortice insensato, come un sogno; una vita capace di sradicare le norme morali e i pregiudizi e di proclamare la verità”.
I personaggi, segnati da un destino ineluttabile, “sono maschere moderne che traggono linfa dalle profondità della commedia dell’arte, dalla favola di Pinocchio, dai Sei personaggi di Pirandello: è la continua, testarda ricerca della letteratura drammatica italiana sul teatro nel teatro, sul miracolo delle forme d’arte che si fanno corpo e sangue”.
Pasolini guarda ai suoi personaggi senza pregiudizi e, ancora secondo Garella, “non trasforma semplicemente la realtà in letteratura e parola, tenta piuttosto di abbracciare il mondo delle sue creature fino a perdersi in esso. E così le sue marionette trasformano la miseria materiale e morale del mondo degli emarginati in altissima poesia”.