RIMANDATO Parole al confine. Incontri tra oriente e occidente
Terzo e ultimo incontro di questo primo ciclo di conferenze sul linguaggio e la sua traduzione, sono da sempre un tema su cui linguisti e filosofi si sono interrogati. Chiunque si sia occupato di traduzione sa che non vi è una corrispondenza biunivoca tra due termini, o come direbbe più precisamente De Saussure, che ha fondato la linguistica moderna, il legame tra significante e significato non è naturale e necessario. Quando perciò, ci troviamo a frequentare pratiche come quelle orientali, tanto diffuse nel nostro paese, siamo in grado di coglierne le sfumature e i significati fondamentali o, al contrario, li costringiamo in significati che non siamo in grado di comprendere fino in fondo? Per dialogare su alcuni dei termini più utilizzati nei luoghi di yoga e meditazione, abbiamo scelto illustri rappresentanti della filosofia e della psicologia occidentale e delle discipline orientali, che si confronteranno su alcuni termini quali desiderio, corpo, egoità, etc. con lo scopo di metterci di fronte non tanto ad una impossibilità, quanto ad una complessità nella traduzione e quindi nel risvolto pratico di queste parole.