(s)Nodi festival di musiche inconsuete: concerto dei Motus Laevus
La nona edizione di (s)Nodi - festival di musiche inconsuete organizzata dal Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna prosegue con il settimo appuntamento martedì 8 settembre alle ore 21.00, con il concerto dei Motus Laevus che presenteranno il loro nuovo progetto dal titolo Y, lettera fenicia che rappresenta l’incognita e la coordinata e in molte culture è la lettera del rito, dell’iniziazione, metafora dai mille significati.
Nel progetto del trio genovese coesistono infatti suoni e linguaggi musicali di strumenti antichi e moderni, acustici ed elettrici, brani originali e tradizionali, in un melting pot dove la musica world si avvicina al jazz contemporaneo, canti sloveni e cultura europea si fondono con danze nordafricane e orientali, composizioni dell’est vengono miscelate a scale mediorientali greco turche.
E in questo motus tutto si evolve e si trasforma ad ogni esecuzione del gruppo.
Formazione
Tina Omerzo, voce, pianoforte, tastiere (Roli)
Edmondo Romano, sax soprano, clarinetti, chalumeau, fluier
Luca Falomi, chitarra acustica, classica, baritono, 12 corde, elettrica, basso acustico.
Tina Omerzo, nata a Šempeter pri Gorici (Slovenia), studia il pianoforte alla Scuola di musica Statale di Koper-Capodistria dove si diploma nel 1992. Successivamente si trasferisce a Lubiana dove prosegue i suoi studi nella sezione Jazz.
Nel 1998 si trasferisce a Genova e poco dopo vince un concorso indetto dalla Comunità Europea che le permette di partecipare ai corsi di perfezionamento di improvvisazione Jazz a Siena condotti da Stefano Battaglia.
Nel 2006 vince il primo premio al concorso Jazz emergente in Liguria con il trio Istralia ed incide il suo primo CD contenente composizioni originali.
Nel 2008 vince il Premio speciale della giuria come miglior interprete e musicista al MAD di Friuli Venezia Giulia. La sua creatività artistica è influenzata da numerose esperienze musicali che spaziano dal jazz al pop e dalla musica etnica a quella classica.
Edmondo Romano polifiatista e compositore, lavora dal 1990 nella ricerca musicale sperimentale, folk, etnica, world, minimalista, colonna sonora, perfezionando l’uso degli strumenti nelle diverse culture ed espressioni.
Ha suonato e composto numerose colonne sonore cinematografiche (in collaborazione con Pivio e Aldo De Scalzi), musicato reading poetici per moltissimi artisti, composto musiche per teatro e televisione, esibendosi con numerosi musicisti in Italia, Europa, Asia, Sud America. Ha preso parte a più di 100 incisioni discografiche con alcune delle più importanti etichette.
É curatore artistico insieme a Simona Fasano della Compagnia Teatro Nudo, con la quale svolge un’intensa attività come compositore ed aiuto regista dal 2006, ed arrangiatore della formazione di musica italiana anni '20 Luna Quart.
Ha prodotto due album da solista: Sonno Eliso - I dischi dell’espleta (2012); Missive Archetipe - Felmay (2014).
Nel 2017 esce il suo lavoro sulla tradizione Cabit - Unico Figlio in classifica su ITunes Italia e riconosciuto tra i 10 migliori album world music italiani del 2017.
Luca Falomi muove i primi passi nella musica a soli sei anni. Parallelamente allo studio accademico della chitarra classica, presto scopre il jazz e l’improvvisazione e partecipa a masterclass con artisti internazionali.
L’interesse per il suono lo porta a sperimentare con strumenti a corda acustici, elettrici ed etnici. La sua attività musicale lo vede coinvolto sia in studio che dal vivo in progetti di generi musicali differenti: jazz, world music, musica d'autore, musica sperimentale e contemporanea.
Nel 2011 pubblica il suo primo album dal titolo Viens Voir, seguito nel 2014 da Sober, prodotto in collaborazione con Marco Canepa, sound engineer e produttore discografico di grande esperienza.
Dà vita inoltre al progetto live Esperanto, un trio acustico con il contrabbassista Riccardo Barbera e il batterista Rodolfo Cervetto che propone materiale originale accostando in chiave jazzistica idiomi musicali diversi. In qualità di chitarrista, arrangiatore e compositore partecipa a svariati progetti discografici, live e teatrali.
Dopo la lunga quarantena imposta dall'emergenza sanitaria, il Museo della Musica di Bologna ha riaperto al suo pubblico e può riproporre anche quest'anno, nel rispetto delle misure di sicurezza anti Covid-19, i suoi appuntamenti estivi con la musica DOC dedicati a tutti coloro che restano in città e vogliono vivere l'estate ascoltando musica dal vivo.
Dal 28 luglio al 15 settembre 2020, ogni martedì sera alle ore 21.00, (s)Nodi - festival di musiche inconsuete offre l'opportunità di compiere un giro musicale intorno al mondo compiendo otto viaggi sonori per esplorare le affascinanti contaminazioni tra culture lontane e per scoprire le tradizioni legate all'uso e al suono degli strumenti.
Il festival (s)Nodi - festival delle musiche inconsuete fa parte di Bologna Estate 2020, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna - Destinazione Turistica.
sul sito www.museibologna.it/musica oppure sul sito www.midaticket.it con una maggiorazione di € 1
I biglietti non sono rimborsabili.