"Se questo è un uomo" in scena con Valter Malosti
Da mercoledì 1 a domenica 5 dicembre lo spettacolo "Se questo è un uomo" in scena al Teatro Arena del Sole.
Nel centenario della nascita di Levi, Valter Malosti ha firmato la regia e l’interpretazione di Se questo è un uomo (forse il libro di avventure più atroce e più bello del ventesimo secolo) portando per la prima volta in scena direttamente il romanzo, e dunque la voce di questa irripetibile opera prima, senza alcuna altra mediazione. Una voce che nella sua nudità sa restituire la babele del campo – i suoni, le minacce, gli ordini, il rumore della fabbrica di morte.
Se questo è un uomo contiene una moltitudine di registri espressivi, narrativi, percettivi. Questi fotogrammi del pensiero nel loro divenire sono la vera azione del testo. Riflessioni, guizzi, rilanci filosofici e psicologici, flash-back e flash-forward, “a parte” cognitivi. Con Margherita Palli, il regista immagina un cortocircuito visivo tra la memoria del lager e le «nostre tiepide case».
Il progetto sonoro, curato da Gup Alcaro, è fondamentale in questa riscrittura scenica: Se questo è un uomo è infatti anzitutto un’opera acustica. A fare da contrappunto i tre madrigali originali creati da Carlo Boccadoro a partire dalle poesie che Levi scrive nel 1945-46, immediatamente dopo il ritorno dal campo di annientamento.
Compongono la drammaturgia visiva anche il disegno luminoso di Cesare Accetta e i contributi video di Luca Brinchi e Daniele Spanò.
Quella di Primo Levi è una voce dal timbro inconfondibile, mite e salda: «considerate che questo è stato». Protagonista dello spettacolo è la voce dell’attore, che resta pacata mentre accoglie e trasmette la tragedia, il canto delle vittime. Cristallina, come lo è la parola, per accompagnarci in una immersione nel male da cui usciamo colpiti e interrogati.