"Sequenze di Gola": il programma di marzo
Ritorna anche quest’anno la rassegna di Culinary Cinema Sequenze di gola. La quarta edizione è dedicata a Territorio e società con il seguente calendario:
9 marzo – Saint Amour (2016) di Benoît Delépine e Gustave Kervern
Un film che celebra i rapporti umani, il territorio e il vino francese con Gerard Depardieu e Chiara
Mastroianni.
16 marzo - Big Night (1996) di Stanley Tucci e Campbell Scott
Il recupero di uno dei food film più noti, sparito dalle sale da vent’anni, mai uscito in DVD e ritrovato nei
magazzini della Cineteca Lucana.
23 marzo - Il refettorio: Miracolo a Milano (2016) di Peter Svatek - ANTEPRIMA BOLOGNESE
Il film sulla mensa per i poveri allestita da Massimo Bottura utilizzando gli avanzi quotidiani dei ristoranti di
Expo 2015. Il film ha vinto il premio per il settore Culinary Cinema del festival di San Sebastian.
30 marzo - La signora Matilde (2017) di Marco Melluso e Diego Schiavo – ANTEPRIMA NAZIONALE alla
presenza dei registi e della protagonista Syusy Blady
La storia di Matilde di Canossa e dei territori da lei dominati tra l’XI° e il XII° secolo, con le loro usanze
gastronomiche.
INGRESSO INTERO 5 € - INGRESSO RIDOTTO 4 €
INFO e PREVENDITE: https://circuitocinemabologna.it/
La grande arte al cinema
REVOLUTION – 14 e 15 marzo @ Cinema Odeon
Revolution - La Nuova Arte per un Mondo Nuovo è un documentario rivoluzionario, meravigliosamente audace
e scrupoloso che racchiude il racconto di anni cruciali della storia russa e delle avanguardie artistiche che ne
hanno cambiato per sempre il volto e lo fa con l’eleganza e la cura tipiche di Margy Kinmonth, pluripremiata
autrice della bbc, già regista del documentario hermitage, nominato ai batfa. a 100 anni dalla Rivoluzione
Russa del 1917, grazie all’accesso privilegiato a collezioni di importanti istituzioni russe, il docufilm riporterà in
vita gli artisti dell’avanguardia russa, narrando le storie di pittori come chagall, kandinskij, malevic e dei pionieri
che con loro accolsero una sfida utopica e ambiziosa: quella di costruire una nuova arte per un nuovo mondo,
un’arte e un mondo che solo pochi anni dopo sarebbero stati bruscamente disconosciuti e condannati.
Attraverso preziose immagini d’epoca e i contributi di esperti come Direttore dell’ermitage, Mikhail Piotrovsky e
la direttrice della Galleria Tret'jakov (il museo moscovita che ospita una delle più grandi collezioni di belle arti
russe al mondo), Zelfira Tregulova, il film indaga la storia e le opere delle principali correnti russe, dal raggismo
al suprematismo, dal cubo-futurismo al costruttivismo e si interroga sul loro desiderio di liberarsi dal realismo
per creare un’arte capace di recuperare l’originalità delle proprie radici. Un percorso artistico irrimediabilmente
intrecciato alle vicende politiche della rivoluzione, che le avanguardie precedettero condividendone molte idee
per finire poi perseguitate dopo la morte di Lenin. Grazie allo stile vivo e originale di questi artisti, la Russia
divenne una punta di diamante dell’avanguardia europea, in ambito figurativo ma anche per quel che concerne
la poesia, il cinema, il teatro
INGRESSO INTERO 10 € - INGRESSO RIDOTTO 8 €
INFO e PREVENDITE: https://circuitocinemabologna.it/
Quando il teatro incontra il cinema
LA TRAVIATA – 14 Marzo @ Cinema Europa
IN DIRETTA dal MET alle ore 20
Sonya Yoncheva canta una delle eroine più amate dell’opera, la tragica cortigiana Violetta, un ruolo in cui ha
trionfato sul palco Met nel 2015, insieme a Michael Fabiano, nel ruolo del suo amante, Alfredo e Thomas
Hampson nel ruolo del padre, Germont. Conduce Nicola Luisotti.
INGRESSO INTERO 12 € - INGRESSO RIDOTTO 10 €
INFO e PREVENDITE: https://circuitocinemabologna.it/
Quando il teatro incontra il cinema
SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE – 23 Marzo @ Cinema
Europa
IN DIRETTA dall'opera di Parigi alle ore 19,15
Gli amanti battibeccano nel bosco mentre il birichino Puck interviene nella tradizionale storia di amore e follia
di Shakespeare, qui reinterpretata da George Balanchine. Uno dei rari balletti narrativi del coreografo
georgiano, Sogno di una notte di mezza estate entra finalmente a far parte del repertorio del Balletto
dell'Opéra di Parigi. Costumi e scene del fashion designer Christian Lacroix.
INGRESSO INTERO 12 € - INGRESSO RIDOTTO 10 €
INFO e PREVENDITE: https://circuitocinemabologna.it/
PINO DANIELE, IL TEMPO RESTERA' – 20, 21, 22 Marzo @ Cinema Odeon
A due anni di distanza dalla scomparsa del musicista, arriva al cinema Pino Daniele – Il Tempo Resterà, un
viaggio attraverso la musica, i concerti e la vita del grande artista partenopeo con una straordinaria serie di
immagini – molte delle quali mai mostrate finora -, testimonianze e performance musicali. Il docu-film, diretto
da Giorgio Verdelli, è pensato per offrire ai fan di Pino Daniele l’opportunità di ritrovarne su grande schermo
la musica e il percorso artistico dagli anni ’70 agli ultimi concerti. Molto del materiale utilizzato per comporre
Pino Daniele – Il Tempo Resterà è assolutamente inedito ed è stato selezionato appositamente dal regista
Giorgio Verdelli attraverso una lunga e paziente ricerca. Patrimonio prezioso che ha permesso che la voce
narrante del film fosse quella dello stesso Pino Daniele, supportato dal contributo di Claudio Amendola.
Molte sono le testimonianze e le presenze di artisti e amici di Pino Daniele. Pino Daniele – Il Tempo Resterà
è stato riconosciuto come film di interesse culturale nazionale e indicato come Progetto Speciale dal
Ministero dei Beni e delle attività culturali e del Turismo. Il film sarà presentato in anteprima al Teatro San
Carlo di Napoli il 19 marzo, giorno del compleanno di Pino Daniele, con il supporto della Regione Campania.
Le riprese a Napoli sono state realizzate grazie alla collaborazione del Comune di Napoli.
INGRESSO INTERO 12 € - INGRESSO RIDOTTO 10 €
INFO e PREVENDITE: https://circuitocinemabologna.it/
LA TARTARUGA ROSSA – 27, 28, 29 Marzo @ Cinema Odeon
Scampato a una tempesta tropicale e spiaggiato su un'isola deserta, un uomo si organizza per la
sopravvivenza. Sotto lo sguardo curioso di granchi insabbiati esplora l'isola alla ricerca di qualcuno e di
qualcosa. Qualcosa che gli permetta di rimettersi in mare. Favorito dalla vegetazione rigogliosa costruisce
una zattera, una, due, tre volte. Ma i suoi molteplici tentativi sono costantemente impediti da una forza sotto
marina e misteriosa che lo rovescia in mare. A sabotarlo è un'enorme tartaruga rossa contro cui sfoga la
frustrazione della solitudine e da cui riceve consolazione alla solitudine. La tartaruga rossa debutta con una
tempesta in alto mare. Onde gigantesche frangono con furore lo schermo. Un naufrago è al cuore di quel
movimento poderoso. Tra l'uomo e la natura si scatena una guerra ineguale. Il motivo è dato ma il sontuoso
film d'animazione di Michaël Dudok de Wit si prende tutto il tempo per rovesciarlo nel suo contrario:
un'emozionate storia di riconciliazione e di fusione amorosa. Perché quella che dispiega La tartaruga rossa è
una forza misteriosa, qualche volta accogliente e qualche altra riluttante, qualche volta impassibile, qualche
altra instabile.
Non siamo davanti all'ennesima storia esotica in cui la natura è mera riserva di accessori a disposizione
dell'ingegnosità dell'uomo. Al principio l'uomo fa l'uomo e crede alla chimera di una conquista. Si accanisce,
costruisce una zattera di fortuna ma il mare non lo lascia partire. Dieci, cento volte prova a prendere il largo,
altrettante è affondato da una presenza enigmatica e invisibile. Ma l'ultimo tentativo gli rivela l'apparenza del
suo avversario e la consapevolezza di essere (una) parte del tutto. Frustrati nelle attese e nelle abitudini di
spettatori, torniamo a riva, esploriamo col protagonista i luoghi, sperimentiamo la dolcezza dei frutti e la furia
brutale delle piogge tropicali, precipitando nel fondo di un crepaccio e rialzandoci perché film e vita possano
continuare. Nel modo della natura. Natura con cui il regista stabilisce un legame carnale. Spettatore e
protagonista aspettando sulla riva che il tempo scorra, volgendo il punto di vista e scoprendo essenziale
quello che credevano ornamentale: i flussi e riflussi della corrente marina, il ritmo dei giorni, il mutare delle
stagioni. L'uomo non colonizza quel territorio edenico e selvaggio, niente capanna come avrebbe fatto
Robinson Crusoe. Sull'isola tutto resta inviolato, l'uomo è solo di passaggio, una parentesi breve dinanzi
all'età dell'universo.
Animato a mano con acquerello e carboncino, La tartaruga rossa respira con la natura e parla la sua lingua.
Senza dialoghi, questo racconto contemplativo si esprime attraverso la luce cangiante, il fragore di un
temporale, lo schianto di un tuono, lo scroscio di una corrente di acqua dolce, il crepitio del fuoco,
l'infrangersi delle onde, il fruscio delle foglie. Il supplemento di animismo giapponese tradisce l'influenza
dello Studio Ghibli, l'afflato e la partecipazione di Isao Takahata e Hayao Miyazaki, sedotti dai lavori
dell'autore olandese (The Monk and the Fish, Father and Daughter), percorsi da una malinconia tenace che
dice della fuga del tempo, degli anni che passano sul bordo del fiume o su un'isola in mezzo al mare. La
tartaruga rossa è un'opera semplice e metaforica che disegna la vita attraverso le sue tappe (ostacoli,
scoperte, solitudine, amore, genitorialità, vecchiaia, morte) ed esprime un rispetto profondo per la natura e la
natura umana, veicolando un sentimento di pace e ammirazione davanti al suo mistero. Rivelazione sospesa
tra terra e mare, tra l'infinitamente grande e l'infinitamente piccolo, La tartaruga rossa è drammatizzato con
la sola forza del disegno, dei colori, dei movimenti, della musica che interpreta e amplifica la purezza delle
linee.
Tra oriente e occidente si realizza il sogno di un disegnatore solitario che si spinge per la prima volta al di là
dei limiti del formato corto, confermando i suoi racconti lineari su cui dispone motivi circolari, l'infinito ripetersi
del tempo. Luogo di una vita a due e poi a tre, un bambino nasce da quell'unione, l'isola ospita l'avventura
umana eludendo il pamphlet ecologista e sottolineando l'incapacità dell'uomo a vivere da solo. Che si tratti di
un'allucinazione del protagonista o della volontà della tartaruga, la metamorfosi dell'animale rinvia al bisogno
della vita in comunità, all'esigenza di istituire un sistema sociale, anche elementare come quello della
famiglia.
INGRESSO INTERO 10 € - INGRESSO RIDOTTO 8 €
INFO e PREVENDITE: https://circuitocinemabologna.it/