Talento al violino: giovani interpreti di spicco
Mercoledì 2 maggio ore 20.30, Oratorio di San Filippo Neri, prosegue la rassegna Talenti di Bologna Festival, dedicata a giovani interpreti di spicco. La violinista Emma Parmigiani, insieme al pianista Pierpaolo Maurizzi, esegue musiche di Dallapiccola, Ravel, Debussy e Brahms. A soli vent’anni Emma Parmigiani mostra una maturità musicale sorprendete e sceglie un programma che rivela tutta la sua versatilità d’interprete, dividendosi tra la Parigi di inizio secolo di Ravel e Debussy, la Vienna classico-romantica di Brahms e il Novecento italiano di Luigi Dallapiccola che profonde memorie violinistiche settecentesche nella sua Tartiniana seconda.
Concertino dei violini primi nella Gustav Mahler Jugend Orchester, suona sotto la direzione di Daniel Harding, Kent Nagano, Herbert Blomstedt, Christoph Eschenbach. Recente, la sua collaborazione con l’Orchestra Mozart per i concerti diretti da Bernard Haitink a Lugano e a Bologna lo scorso aprile. Tiene concerti da camera insieme ad esperti musicisti, tra cui i violinisti Kolja Lessing e Ivan Rabaglia, il violoncellista Yves Savary e il pianista Pierpaolo Maurizzi.
TALENTI
Mercoledì 2 maggio ore 20.30
Oratorio di San Filippo Neri
Emma Parmigiani violino
Pierpaolo Maurizzi pianoforte
Luigi Dallapiccola Tartiniana seconda
Claude Debussy Sonata n.3 in sol minore
Maurice Ravel Sonata in sol maggiore
Johannes Brahms Sonata n.1 in sol maggiore op.78 “Regensonate”
Informazioni: Bologna Festival 051 6493397 www.bolognafestival.it
Biglietti in vendita all’Oratorio di San Filippo Neri un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.
Emma Parmigiani. Nata a Parma nel 1997, Emma Parmigiani si è diplomata in violino nel Conservatorio della sua città con Grazia Serradimigni. Premiata in numerosi concorsi nazionali, ha frequentato corsi e masterclass con diversi maestri, tra cui Ana Chumachenco, Rainer Honeck, Kolja Lessing, Yves Savary. Da circa un anno studia privatamente con Keiko Wataya. A 17 anni entra nella Gustav Mahler Jugendorchester come concertino dei violini primi, suonando nelle sale di tutta Europa sotto la direzione di Daniel Harding, Ingo Metzmacher, Kent Nagano, Herbert Blomstedt, Christoph Eschenbach. Nell’aprile 2018 ha collaborato con l’Orchestra Mozart per i tre concerti diretti da Bernard Haitink a Lugano e Bologna. Ancora sedicenne, al Bologna Festival, ha suonato il Kammerkonzert di Berg; ha poi esordito nel Concerto per violino di Brahms con l’Orchestra Sinfonica “Arturo Toscanini” di Parma. In ambito cameristico ha eseguito l’Ottetto op.20 di Mendelssohn a fianco del violinista Kolja Lessing e il violoncellista Yves Savary, il Sestetto op.18 di Brahms con il violinista Ivan Rabaglia e la violista Olga Arzilli e il Geister Trio di Beethoven con Yves Savary e Pierpaolo Maurizzi. Dal 2017 suona nell’Alma Mahler Kammerorchester, ensemble fondato insieme ad alcuni colleghi della GMJO.
Pierpaolo Maurizzi. Lidia Proietti, Piero Guarino e Dario De Rosa sono stati i suoi maestri. Fecondi si sono rivelati gli incontri con il Trio di Trieste, Pierre Fournier, Detlef Kraus, Franco Gulli e Maureen Jones. Dall’affermazione al Concorso "Brahms" di Amburgo nel 1983 Pierpaolo Maurizzi ha dedicato la sua vita musicale alla musica da camera, fondando anche l’Überbrettl-Ensemble. Suona abitualmente alle Festspiel-Kammerkonzert della Bayerische Staatsoper di Monaco e nei festival di Salisburgo, Recklinghausen, Gmunden, Praga, e ancora alle Wiener Festwochen, Ravenna Festival, Bologna Festival, Festival Monteverdi di Cremona, Biennale di Venezia, Festival delle Nazioni di Città di Castello dove tiene regolarmente il corso di musica da camera. Condivide la bellezza della musica in particolare con Yves Savary, Alberto Miodini, Rainer Honeck, David Schultheiß, Kolja Lessing, il Bayerische Staatsoper Streichquartett e Olga Arzilli. Dal 1981 insegna musica da camera, prima al Conservatorio di Bologna e dal 1986 al Conservatorio di Parma dove ha fondato l’Ensemble da Camera a cui hanno partecipato più di 200 giovani musicisti provenienti da oltre 20 paesi. Il suo pensiero musicale si è arricchito grazie ai rapporti con il compositore Ernesto Rubin de Cervin, il matematico Luigi Caprioli, il regista Peter Stein, il teologo Giuseppe Barzaghi e il sociologo Hans Glauber.