Tartófla Savigno: 4 weekend per la sagra del tartufo
24-25, 31 ottobre e 1, 7-8, 14-15 novembre 2020. Tempi più lunghi e spazi più ampi per il tradizionale Festival che celebra il pregiato Tuber Magnatum Pico. La 37esima edizione di "Tartòfla" parte prima: prende il via il 24 ottobre e prosegue, per quattro fine settimana, fino al 15 novembre. Con un’attenzione particolare alla sicurezza.
Questo 2020 ci ha insegnato che la natura fa il suo corso, a prescindere da tutto quello che accade. E che mentre le attività umane si interrompevano, si ridimensionavano, si ripensavano, lei fluiva alternando stagioni, profumi, colori, prendendosi spazi, facendo maturare i suoi frutti.
L’autunno appena cominciato si preannuncia ricco del Tartufo Bianco pregiato dei nostri colli e anche quest’anno verrà celebrato con il tradizionale Festival. Sarà un’edizione che inizia prima (saranno quattro fine settimana invece dei tradizionali tre), fatta di tempi lunghi, ritmi lenti e spazi ampi, ma sarà anche un’edizione che potrà evolvere repentinamente per adattarsi al mutare degli eventi. Richiederà un po’ di pazienza e tanto rispetto, come natura chiede, come natura insegna.
Quattro weekend, a partire dal 24 ottobre, per un’edizione di Tartófla Savigno che celebra la natura, foriera del prezioso Oro Bianco dei Boschi, con una grande attenzione alla sicurezza, imprescindibile in questo momento. Tartófla in tempo di Covid non perde nessuno dei suoi elementi distintivi ma li riorganizza affinché il distanziamento interpersonale e le misure di sicurezza siano rispettate. Previste per esempio la prenotazione obbligatoria per tutti i ristoranti, anche sul momento, per evitare file e assembramenti (a disposizione una piattaforma per poter fare tutto da smartphone) e alcune zone a ingressi regolamentati.
Lungo le vie del centro, mostra mercato del Tartufo con espositori locali e nazionali, lo Stand gastronomico Pro Loco (con posti a sedere ridotti e distanziati), cibo di strada, percorsi di degustazione nei ristoranti e negli agriturismi, le botteghe storiche, i produttori agricoli, il mercatino del vecchio, dell’antico, dell’hobbismo, dell’arte e dell’ingegno e poi musica, teatro, mostre fotografiche, effervescenti degustazioni di Vini dei Colli Bolognesi a cura del Consorzio, presentazioni di libri e passeggiate alla scoperta del meraviglioso territorio alla ricerca del prezioso fungo ipogeo.
Una programmazione speciale, infine, per le giornate del sabato - tradizionalmente le meno affollate - nei cui pomeriggi sono stati organizzati concerti e spettacoli teatrali in collaborazione con alcune realtà del territorio.