Al Teatro Comunale Ferdinando Bibiena: "Bobo Rondelli e l’Orchestrino"
Al Teatro Comunale Ferdinando Bibiena a Sant'Agata Bolognese (Via 2 Agosto 1980, 114) martedì 14 Gennaio 2014 ore 21.00 "BOBO RONDELLI e L'ORCHESTRINO A FAMOUS LOCAL SINGER". Alle ore 21.00 prosegue la stagione TTTXTE, al Teatro Comunale Ferdinando Bibiena di Sant’Agata Bolognese (Via 2 Agosto 1980, 114), con il concerto A Famous local singer di Bobo Rondelli e l’Orchestrino.
E’ un concerto di respiro internazionale e di nuovi scenari quello di Bobo Rondelli, una delle personalità più irrequiete, sconsiderate e geniali del panorama musicale italiano. Nel 2013 il cantautore e performer livornese dalla voce dai mille timbri e dalla dirompente carica istrionica e autoironica, a cui il regista Paolo Virzì ha persino dedicato un road movie, svuota le tasche piene di storie poetiche e grottesche e dall'incontro con la piccola e agile brass band l'Orchestrino partorisce "A Famous Local Singer", un lavoro più ritmico e meno intimista dei precedenti "Per l'amor del cielo" e "L'ora dell'ormai". L'orchestrazione è il filo conduttore tra nuovi brani, cavalli di battaglia e cover di note canzoni del passato. Un progetto brass&roll in cui Bobo Rondelli con la sua forza comunicativa incrocia il blues, lo swing, il jazz, i ritmi afro-cubani, la canzone popolare italiana dal sapore retrò, i suoni di una marching band. Il singolo apripista "Cuba Lacrime" è un dissacrante e irresistibile manifesto in chiave balcanica. Un concerto che è pura energia contagiosa.
Roberto Rondelli, cantautore, poeta e attore, nasce il 18 marzo 1963 a Livorno, città che ispira da sempre la sua carriera artistica. Fin dagli inizi si cimenta nelle cover band dando vita al trio Les Bijoux, per poi formare gli Ottavo Padiglione (reparto di psichiatria dell’ospedale civile di Livorno), band che riscuote un discreto successo anche al di fuori della Toscana soprattutto grazie ai testi di Rondelli, introspettivi ed ironici, specchio di una cultura, quella toscana, che racchiude un modo di essere, cinico e spassionato. Il risultato è il singolo intitolato Ho picchiato la testa, La vita artistica degli Ottavo Padiglione prosegue con una serie di dischi pubblicati da major fino al 1999-2000, quando la band si scioglie e Bobo inizia la sua carriera solista. Nel 2001 esce Figli del nulla, un disco che esprime tutta la personalità di Bobo, seguito un anno dopo da Disperati intellettuali ubriaconi, prodotto e arrangiato da Stefano Bollani. Vince, nel 2002, il Premio Ciampi per il miglior arrangiamento. Negli anni successivi esce un best of degli Ottavo Padiglione e si dà alle colonne sonore di film quali Sud Side Stori di Roberta Torre di cui è il protagonista, e Andata e Ritorno di Alessandro Paci. Seguirà un periodo di silenzio terminato nel 2009, anno della pubblicazione di Per Amor Del Cielo prodotto da Filippo Gatti, album che contiene nove brani caratterizzati dall’intimismo di una persona che ha fatto della riflessione uno stile di vita. Risale a maggio 2009 anche il road-movie L’uomo che aveva picchiato la testa che il regista Paolo Virzì dedica a Bobo, che ne è attore protagonista. Dopo una lunga stagione concertistica tra teatri e piazze, nel 2010 compare nel film La prima cosa bella di Paolo Virzì, incrocia il teatro di Massimiliano Civica, e viene ristampato il suo primo libro Compagni di sangue edito da Titivillus. Nell’ottobre 2011 esce L’ora dell’ormai, album che contiene dodici brani e una poesia musicata del poeta meneghino Franco Loi. Nel marzo 2013 registra al Sam Recording Studio di Lari A Famous Local Singer, album di respiro internazionale nato dall’incontro con la brass band l’Orchestrino che esce per Ponderosa Music&Art / distribuzione Universal. L’album che contiene 13 brani tra nuove canzoni, cover e cavalli di battaglia, è stato registrato in presa diretta con due fuoriclasse della scena musicale mondiale ad affiancare i musicisti livornesi: il polistrumentista Mauro Refosco e Patrick Dillett, produttore e ingegnere del suono. Nell’estate 2013 Bobo Rondelli e l’Orchestrino attraversano l’Italia in un lungo tour che tocca i più prestigiosi festival del paese.
L’ORCHESTRINO Dimitri Grechi Espinoza sax tenore, sax alto e arrangiamenti Tony Cattano trombone, Beppe Scardino sax baritono, Filippo Ceccarini tromba, Daniele Paoletti rullante, Simone Padovani cassa e con la partecipazione di Fabio Marchiori melodica.
L’Orchestrino è una piccola brass band creativa che si muove con la stessa facilità dal jazz di New Orleans all’improvvisazione libera; che padroneggia col medesimo rigore storico sia blues Ellingtoniani che ritmi afro-cubani. Formatosi nella scena musicale livornese degli ultimi anni, l’Orchestrino è composto da musicisti molto attivi nella scena jazzistica italiana e internazionale, con interessi e collaborazioni illustri in ogni genere musicale (Gianluca Petrella, Dinamitri Jazz Folklore, Roy Paci, Amiri Baraka, James Newton, Tim Berne, Bobby Previte, John Tchicai, per citarne alcuni) .Questa tendenza musicale onnivora permette al gruppo di spaziare abbracciando con la stessa autorevolezza ogni stile, con un approccio fresco e creativo e un forte riferimento storico e sonoro verso le classiche brass band del jazz. Il repertorio segue questa multidirezionalità: standard delle brass band, canzoni popolari, brani originali e insospettabili cover di artisti come Eddie Bo, Medeski Martin & Wood, William Parker, Marc Ribot, Art Ensemble of Chicago, Chris McGregor Brotherhood of Breath.
Dal 2011 l’Orchestrino collabora assiduamente con il grande cantautore livornese Bobo Rondelli sia in studio sia in movimentate esibizioni dal vivo.