Teatro: Ciaulatothemoon
Questa e? la storia di Ciaula che scopre la luna. E di sua madre. Che ha smesso di cullarlo, appena si e? fatta notte. Nell'atmosfera asfissiante di un sud mai deciso, un matrimonio ancora acerbo, va a finire. E ne rimane il frutto. Un figlio. Mezzo scemo. Che rimane cosi?, mezzo scemo, nella sua vita scema. Nei suoi ricordi. Scemi. Una donna gli muore nei sogni, nei pensieri, e nei perche?. Nelle fantasie. Nelle sue canzoni stonate. E quando le luci si spengono, si invocano disperate carezze. E occhi grandi. E amore. E mamma. Che abbandona. E non torna piu?. Questa e? la storia delle nostre radici. In quanto non raccontiamo altro che vita. Vita vera, vita nostra, vita delle nostre vite, che ci ha dato la luce. Madri, padri, il sud che ci riempie, che canta di noi. E non poniamo limiti. Nessun limite al corpo. Nessun limite alla musica che siamo. Nessun limite alla parola che si confonde. Nessun limite alla mancanza di senso. Una danza di corpi e parole dagli anni 50 al tempo che non esiste. Dalle canzonette di Claudio Villa, alla musica della lingua. Verso una Verita? dalle mille facce. Che, proprio per questo, non sara? mai Verita?.