"Grisù, Giuseppe e Maria" al Teatro Duse
Dal 7 al 9 marzo in scena al Duse lo spettacolo "Grisù, Giuseppe e Maria". Commedia all'italiana ricca di situazioni imprevedibili, un ritratto dell'Italia anni '50 di Clementi splendidamente interpretato dal duo Pistoia-Triestino tra Alleluia, lettere grossolane, confidenze scottanti e metafore incomprese.
Tornano Paolo Triestino e Nicola Pistoia, coppia affiatata e amata dal pubblico, già applauditi nella stagione passata con "Ben Hur - storie di ordinaria periferia". "Grisù, Giuseppe e Maria" è un altro affresco dell'arguta penna di Gianni Clementi di un'Italia che non c'è più, l'Italia del dopoguerra in cui i sogni si proiettavano nella realtà grazie alla grande voglia di cambiamento. Nicola Pistoia, nel doppio ruolo di regista e attore, viene definito dalla critica mezzo Peppino De Filippo e mezzo Buster Keaton. Quello che viene ricreato con gli spettacoli Pistoia-Triestino-Clementi è un teatro dove si può ancora ridere senza battute triviali o sciocche, dove è ancora possibile emozionarsi, dimenticarsi del quotidiano e godere di un delicato e ironico scorcio delle speranze del passato.
Una sagrestia di Pozzuoli, nell'Italia rurale, povera e appassionata degli anni ‘50. Don Ciro un eccentrico sacerdote e il suo bizzarro sagrestano in prova, Vincenzo, sono alle prese con alcune intricate situazioni degli abitanti della comunità. Donna Rosa e Donna Filomena sono due sorelle nei guai un po' per come è la vita, un po' per le loro leggerezze. Coinvolto negli intrighi anche il fascinoso farmacista del paese Don Eduardo, stereotipo dello ‘sciupafemmine meridionale', padre di famiglia e unico laureato del paese, che nonostante tutto è preda dei suoi vizi e non comprende le metafore di Don Ciro. Una commedia dal gusto genuino, in cui i personaggi ricchi di sfumature e caratteri articolati prendono per mano il pubblico e lo accompagnano in un'Italia dove i sogni erano spesso affidati a chilometri e valige di cartone, ad una canzone, ad una miniera lontana.