"Sogno di una notte di mezza sbornia"
Luca De Filippo è al Teatro Duse con "Sogno di una notte di mezza sbornia" (di Eduardo De Filippo, liberamente tratto da ‘La fortuna si diverte’ di Athos Setti) per la regia di Armano Pugliese e musiche di Nicola Piovani: appuntamento dal 9 all’11 gennaio 2015.
Un’umanità dolente che si muove tra sogni, vincite al lotto, superstizioni e credenze popolari, vita e morte. E’ ‘Sogno di una notte di mezza sbornia’, testo scritto da Eduardo nel 1936, liberamente tratto da ‘La fortuna si diverte’ di Athos Setti, e che Luca De Filippo e la sua Compagnia portano in scena al Teatro Duse di Bologna, dal 9 all’11 gennaio (venerdì e sabato alle ore 21, domenica alle 16).
Nella commedia, considerata il prologo naturale di ‘Non ti pago’, Eduardo sceglie uno stile comico e grottesco che sfiora la farsa, combinando l’antica tradizione teatrale napoletana con le tematiche che saranno sviluppate appieno nelle sue commedie successive. Non a caso, al centro della storia c’è il popolare gioco del lotto, ma la scommessa che si pone in ‘Sogno di una notte di mezza sbornia’ è seria: è quella fra la vita e la morte, ed i rapporti sono quelli fra il mondo dei vivi e il mondo dei morti.
Presenza sostanziale, infatti, è la comunità dei familiari e degli amici, stretta intorno al protagonista (Luca De Filippo nei panni di Pasquale Grifone) ed al suo dramma, che agisce spinta più dall’egoistico vantaggio personale che dalla disinteressata solidarietà. Una comunità grazie alla quale Eduardo declina il carattere sfaccettato e corale di tutta la sua drammaturgia. Poi il finale che non chiude, ma rilancia una sorpresa che non si consuma mai, fra gioco dell’esistenza e gioco della scena. Su tutto la riflessione attorno al nostro modo di stare al mondo.
Mentre ancora si celebrano i 30 anni dalla scomparsa di Eduardo (1900-1984), il figlio Luca tramanda così il genio del padre con questa nuova produzione della Compagnia di Teatro di Luca De Filippo. Accanto a lui sul palco Carolina Rosi, Nicola Di Pinto, Massimo De Matteo, Giovanni Allocca, Carmen Annibale, Gianni Cannavacciuolo, Paola Fulciniti e Giulia Pica. Le scene sono di Bruno Buonincontri, i costumi di Silvia Polidori. La regia è di Armano Pugliese, le musiche di Nicola Piovani.
La trama: A Pasquale Grifone, facchino senza mezzi, piace alzare il gomito e quando beve fa sogni strani, così da ricevere la ‘visita’ di Dante Alighieri che suggerisce all’uomo quattro numeri da giocare al lotto, sottolineando però che essi rappresentano anche la data e l’ora della sua morte. Di lì a poco, la quaterna esce e Pasquale vince una forte somma di denaro. La famiglia si adatta subito alle nuove condizioni e nessuno si preoccupa della crescente disperazione del povero Pasquale, terrorizzato dalla sua imminente morte; cercano anzi di convincerlo del fatto che si tratti solo di una sciocca superstizione. Il giorno annunciato però la famiglia si veste a lutto: tutti, ormai, sono convinti che quelli siano gli ultimi momenti di vita dell’uomo, ma quando il pericolo sembra ormai scongiurato un colpo di scena riapre il gioco.