"Nemico del popolo" a Teatri di Vita
I fumi velenosi dell'Ilva di Taranto sembrano aleggiare sul dramma di Henrik Ibsen, facendo rimbalzare gli echi del disastro ambientale e dell'etica politica tra i fiordi scandinavi. A offrire questa amara suggestione è la compagnia Archivio Zeta, guidata da Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovesi, che recupera uno dei testi più importanti dello scrittore norvegese, scritto nel 1882, portandolo verso i conflitti di oggi e i contrasti violenti della tragedia greca sulla quale la compagnia ha lavorato negli anni passati sull'Appennino emiliano. "Nemico del popolo", in scena da venerdì 4 a domenica 6 aprile (ore 21) a Teatri di Vita (via Emilia Ponente 485; info 051.566330, www.teatridivita.it), propone quattro personaggi che incarnano in modo radicale i conflitti della società, il dissidio lancinante fra diritto al lavoro e salute pubblica, tra potere e informazione. A interpretarli, insieme a Guidotti e Sangiovesi, sono Alfredo Puccetti e Luciano Ardiccioni.
"Nemico del popolo" è la storia di un medico coerente e coraggioso che scopre, dopo una accurata perizia, che le terme pubbliche, risorsa economica della città, sono appestate dalle sostanze inquinanti degli scarichi delle industrie. A partire da questa scoperta, si mette in moto un meccanismo drammaturgico febbrile per far emergere la verità. C'è un filo rosso che lega Ibsen all'Io so i nomi di Pasolini, a Rifiuti e veleni di Saviano fino alle ultime vicende dell'Ilva di Taranto che hanno visto l'etica immolata sull'altare del profitto, a ricordacelo uno spettacolo di un'inedita potenza tragica.
Info biglietteria: 051.566330 (dalle 15.00 alle 18.00, e 3h prima dell'inizio dello spettacolo)
urp@teatridivita.it