Un Eco per tutti a cura di Daniela Delvecchio e Clorinda Irace Inaugurazione 12 ottobre 2020 ore 10:30 dal 12 al 25 ottobre 2020 showroom ultra-design Via Santo Stefano 110, 40125, Bologna (Italia) info@ultradesign.it - www.ultradesign.bo.it orari: 10:30 - 13:30, 15:30 - 19:30 Cool-Tour Street.
Percorsi di cultura, arte, storia e memoria dei luoghi.
La mostra Un Eco per tutti è stata promossa nel 2016 - a pochi mesi dalla scomparsa di Umberto Eco - dall’Associazione TempoLibero di Napoli presieduta da Clorinda Irace, ideatrice della mostra insieme all’artista Tony Stefanucci, creatore del logo. Patrocinata dalla Regione Campania e dal Comune di Napoli, la mostra è divenuta itinerante per volontà dell’Associazione che si è voluta fare portavoce di un messaggio culturale profondo, finalizzato a preservare la conoscenza di uno dei più famosi scrittori italiani. Attraverso una rete di contatti spontanei, non lucrativi e basandosi unicamente sul proficuo attivismo dei propri soci, si sono create opportunità di nuove esposizioni che ancora sono in corso. Nata nel giugno 2016 presso il Museo Archeologico di Napoli, la mostra è stata poi ospitata tra l’altro al Museo di Arte Moderna di Pescara, al Palazzo delle Arti di Agropoli, alla Miami Beach Regional Library di Miami Beach (curata da Oscar A. Fuentes), allo Studio Arte Fuori Centro di Roma e alla Rocca dei Rettori di Benevento; giunge oggi a Bologna nel 2020 per una nuova esposizione. La mostra Un Eco per tutti si caratterizza sempre per gli allestimenti ideati e curati da Alexandra Abbate e ogni edizione è diversa dalle altre grazie all’apporto di nuovi autori che, di volta in volta, arricchiscono la mostra con la propria partecipazione. La prima edizione al Museo Archeologico di Napoli contava 43 lavori ora 98. Clorinda Irace, ideatrice della mostra, afferma: “Parte da Napoli e dalla sua creatività un evento culturale che con diversi linguaggi artistici promuove non la commemorazione ma la riproposizione di Umberto Eco.” In mostra bozzetti di segnalibri, di dimensione 10x30 cm, ispirati alla vita e all’opera di Umberto Eco e realizzati da artisti, poeti e scrittori. La tappa bolognese è stata accolta dal Cool-tour street 2020 percorsi di cultura, arte, storia e memoria dei luoghi, una manifestazione giunta alla quinta edizione, dedicata alle strade storiche di Bologna ideata e realizzata da Daniela Delvecchio in collaborazione con Ascom città metropolitana di Bologna. La sede individuata ha coinciso con il prestigioso showroom ultra-design celebre per la vendita di marchi dedicati all’arredamento per la casa, per l’ufficio e per lo spazio esterno. Lo showroom ultra-design inoltre raccoglie l’eredità di Simon e Dino Gavina. E’ nato così un incontro inaspettato e piacevolissimo proprio con coloro che per Umberto Eco allestirono gli spazi da lui diretti presso le sedi dell’Università di Bologna. Tutte le opere sono alloggiate nei grandi tavoli espositivi che già ospitarono l’importante mostra in omaggio allo stesso amico nel 2010, una sorta di appuntamento imprevedibile. Il tavolo ICS, disegnato da Enzo Mari nel 1973, fa parte della Operazione Metamobile, prodotta da Simon Gavina accogliendo la rivoluzionaria Proposta per un’autoprogettazione concepita da Enzo Mari. Durante la manifestazione sarà lanciato il bando tra gli artisti che partecipano a questa edizione, contribuendo così alla crescita della collezione. Note sulle opere. In mostra artisti, poeti, scrittori che hanno realizzato un segnalibro riferito alle opere, alla personalità, agli studi di Umberto Eco. Scrittori e artisti, in alcuni casi, hanno lavorato
insieme. Con diverse tecniche, svariati stili e una ardita fantasia, gli autori hanno lavorato in un formato piccolo (10x30 cm misurano i bozzetti dei segnalibri esposti) ma con la perizia e la cura che avrebbero dedicato ad un’opera di grandi dimensioni. Dalla scultura alla fotografia, dal ritratto alla geometria, dal figurativo all’astratto, dalla grafica al collage e a note poetiche e letterarie, molte sono le suggestioni offerte dai lavori in mostra, tutte riconducibili all’opera di Umberto Eco che con il suo lavoro ha segnato fortemente il secolo “breve”.