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Un laboratorio sociale a cielo aperto con al centro la riscoperta dell'ortica

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BolognaToday

Il 28 luglio 2016 alla villa Marana di Bologna si è incontrata l'Associazione Amici dell'Ortica di Malalbergo per illustrare la prossima edizione della Sagra, che si svolgerà dal 25 al 28 agosto e dall'1 al 4 settembre 2016. Durante la presentazione della prossima Sagra dell'Ortica di Malalbergo, il cui claim è "Noi siamo quello che mangiamo!", si è sottolineato come la sagra sia stata capace di costruire attorno a sé un ecosistema off e on line basato sulla cultura del cibo che coniuga usanze e tradizioni del territorio e si sono approfonditi i temi portanti di una nuova visione del mondo e del business, che unisce i valori e il recupero intelligente di alimenti altrimenti dimenticati

L'anteprima della Sagra dell'Ortica di Malalbergo (BO), che si svolgerà nella sua sesta edizione dal 25 al 28 agosto e dall'1 al 4 settembre 2016, ha visto riunirsi alla villa Marana di Bologna l'associazione Amici dell'Ortica di Malalbergo e ha voluto lanciare un forte messaggio: la grande collezione di arte del Seicento conservata nella villa e la musica del Maestro Vittorio Vedovato, che ha accompagnato la mattinata insieme all'intervento dell'antropologa Serenella Dalolio, fanno parte dello stesso DNA della manifestazione, insieme naturalmente ai piatti fatti con l'ortica.

L'anteprima della Sagra dell'Ortica di Malalbergo ha visto gli interventi di Alberto Lazzarini, consigliere nazionale dell'Ordine dei giornalisti; Monia Giovannini, sindaco di Malalbergo; Gianni Bonora, Presidente dell'Associazione Amici dell'Ortica; Fabrizio Bellavista, digital Transformation Specialist e Francesco Avanzini, Direttore Commerciale di Conad, coordinati da Adriano Facchini, fondatore della Civiltà della Qualità e Gabriele Manservisi, Direttore Gruppo Lumi.

Si è sottolineato durante l'incontro come non si tratti di solo cibo ma della costruzione di un ecosistema off e on line attorno al cuore di un progetto preciso che ogni anno acquista connessioni... Durante l'anteprima si sono infatti susseguiti incontri per approfondire i temi portanti di una nuova visione del mondo e del business, che unisce i valori e il recupero intelligente di alimenti altrimenti dimenticati, con al centro l'ortica e il suo uso in cucina.

Tante le novità dell'edizione 2016 della Sagra dell'Ortica di fine agosto, tra cui la partnership con la Sagra dell'Asparago verde di Altedo IGP; la collaborazione con il ristorante milanese Sagra Urbana; la presenza di nuovi prodotti come la Piada all'Ortica di Roberto ed il Farro all'Ortica Luzi. Nel programma sono stati inseriti inoltre grandi incontri di approfondimento su "Acqua, Uova e carne, pomodori e piante spontanee", in uno sforzo corale per aumentare la consapevolezza delle proprietà del cibo e momenti di formazione legati ad aspetti agricoli del territorio, come la mostra pomologica nell'ambito di 'S-frutta la sagra' e l'escursione alla ricerca di erbe commestibili.

Il claim dell'edizione 2016 della sagra è "Noi siamo quello che mangiamo!", per una cultura del cibo che coniughi usanze e tradizioni del territorio, il volontariato, le aziende (che in pochi anni hanno messo in produzione ben 12 specialità all'ortica), le scuole, il comune, l'Università e i centri di ricerca. Questo ecosistema che ha al proprio centro la Sagra ha partecipato ad Expo Milano 2015 in ben 4 occasioni: all'incontro al MUBA per i più piccoli, al convegno costruito attorno alla partecipazione alle Best Practises (il progetto è presente insieme ad altri 600 temi mondiali sul portale internazionale Expo Best Practises), al Convegno "Cultura della protezione e della sostenibilità" ed infine alla grande festa di fine Expo a cui ha partecipato una folta delegazione capeggiata da Gianni Bonora.

Monia Giovannini ha sottolineato, durante l'incontro di presentazione della Sagra, la sua valenza sociale, in quanto i proventi della manifestazione sono destinati in beneficenza mentre Adriano Facchini l'importanza delle sagre nel tessuto sociale.

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