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I 10 eventi del weekend da non perdere nel rispetto del nuovo dpcm

Con l'ultimo decreto e la chiusura dei musei (dopo i cinema e i teatri) gli eventi si riducono notevolmente, ma fra passeggiate e appuntamenti online il fine settimana si movimenta

E' weekend e dopo l'ultimo dpcm anti-Covid e la chiusura dei musei (che arriva dopo quella dei teatri e dei cinema) i calendari delle attività culturali si rudutono, ma la cultura di certo non si ferma: sono tanti gli appuntamenti online con il cinema e lo spettacolo, i laboratori e le letture per bambini da seguire online, le passeggiate e le escursioni da vivere nel rispetto delle normative. Continuano i mercati e i mercatini: ecco tutti gli appuntamenti del sabato

I 10 eventi da non perdere questo weekend: 

1. “Il Liberty alla Certosa”: passeggiata attraverso le opere più significative della Belle Epoque

Sabato 7 novembre alle ore 15 appuntamento al Cimitero della Certosa (via della Certosa 18) per l'incontro intirolato “Il Liberty alla Certosa”. I visitatori saranno accompagnati da Miriam Forni alla scoperta delle opere più significative del periodo della Belle Epoque: voluttuosi angeli di bronzo, delicate fanciulle di marmo, fiori e mosaici splendenti. Ritrovo presso l'ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa) con prenotazione obbligatoria al 366 7174987. L'evento si terrà anche in caso di maltempo. Ingresso: € 10,00 (per ogni ingresso pagante un euro sarà devoluto per la valorizzazione della Certosa)

2. Musica, il laboratorio per bambini sull'esplorazione del ritmo

Sabato 7 novembre, in occasione della rassegna The Best of “Palestra d’orchestra” (III e ultimo incontro), alle ore 16.30: Museo della Musica laboratorio di esplorazione del ritmo in 3 incontri per bambini da 8 a 10 anni con Gaetano Alfonsi, in collaborazione con Associazione La Musica Interna. Il laboratorio di esplorazione sonora degli strumenti musicali consente di sperimentare e comprendere le forme, i linguaggi e i suoni che caratterizzano l’esperienza musicale del ritmo per creare una vera e propria “orchestra percussiva” di adulti e bambini, capace di eseguire in modo collettivo brani di musica, improvvisazioni e bizzarre composizioni. Prenotazione obbligatoria solo online su www.museibologna.it/musica. Il pagamento è cumulativo per tutti gli incontri previsti. L’ingresso è riservato ai soli bambini. I biglietti acquistati non sono rimborsabili: prima di procedere all'acquisto, si ricorda di controllare bene l'età per partecipare al laboratorio. Ingresso: € 5,00 ad incontro a partecipante. 

3. The Forgotten Front: il documentario sulla Resistenza a Bologna 

Venerdì 6 novembre alle 22.55 su Rai2 il documentario sulla Resistenza a Bologna, la più grande città del nord Italia sulla linea del fronte, che racconta la guerra degli alleati dal 1943 al 1945 sulla linea Gotica, l’occupazione tedesca della città durante la Repubblica di Salò e naturalmente la lotta di Liberazione condotta dai partigiani e dalla popolazione che li sosteneva. Il titolo, il fronte dimenticato, rievoca l’espressione che usò il “New York Times” l’11 dicembre 1944, quando l’avanzata alleata in Italia si fermò per molti mesi, congelata dall’inverno, lasciando alla Resistenza l’onere di combattere i nazifascisti sul terreno, mentre angloamericani e sovietici procedevano velocemente verso Berlino, dalla Francia e dall’Europa orientale. Realizzato con filmati d’epoca, è frutto di una laboriosa ricerca che ha permesso di recuperare materiali cinematografici e fotografici inediti, come le riprese dei bombardamenti e della Liberazione realizzate dal giovanissimo cineamatore Edo Ansaloni, o la sequenza di fotografie di Piazza Maggiore del 21 aprile 1945, che, da vuota, si riempie alla notizia dell’arrivo degli alleati. Molto altro materiale è stato recuperato attraverso una ricerca in archivi italiani e stranieri. Il rigore della ricostruzione è garantito dal contributo degli storici intervistati (Luca Alessandrini, Luca Baldissara, David W. Elwood, Toni Rovatti), che accompagnano lo spettatore inquadrando i fatti e collocandoli nel loro contesto storico.La colonna sonora originaledi Marco Pedrazzi è eseguita dall’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna sotto la direzione di Stefano Conticello. La sfida è stata quella di raccontare la guerriglia in città, quella fatta dai GAP, sulla quale per ovvi motivi di compartimentazione e segretezza il materiale documentario è rarissimo.

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