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Mascherine scuola, chirurgiche o lavabili? Il Comune di Bologna fa chiarezza

Chiarimenti dall'assessora alla Scuola Susanna Zaccaria che ha risposto a un question time

Il Comune di Bologna fa chiarezza sulla tipologia di mascherine che gli alunni potranno indossare al rientro in classe. L'assessora alla Scuola Susanna Zaccaria ha infatti risposto a un 'question time' della consigliera Addolorata Palumbo, del gruppo misto-Nessuno Resti Indietro, sull'utilizzo di mascherine lavabili nelle scuole.

Dettagliata la domanda della consigliera Palumbo: "Viste le dichiarazioni dell’ex assessore regionale alla sanità Sergio Venturi sull’utilizzo delle mascherine lavabili nelle aule scolastiche in sostituzione di quelle usa e getta, visto che la gestione delle mascherine usa e getta crea sicuramente problemi dal punto di vista ambientale e visto che il 17 agosto scorso è entrata in vigore l’ordinanza del Ministero della Salute che ha reso obbligatorio l’uso delle mascherine negli spazi di pertinenza dei luoghi pubblici e locali all’aperto nonché negli spazi pubblici(piazze, vie ecc) per evitare assembramenti. Visto che è previsto l’uso di mascherine monouso o lavabili anche auto-prodotte in materiali multistrato purché coprano mento e naso,  la seguente domanda di attualità per avere dal sindaco e dalla giunta una valutazione politica sull’argomento e per sapere dall’Amministrazione se non ritenga opportuno l’utilizzo delle mascherine lavabili nelle aule scolastiche cosi come suggerito dall’ex assessore alla sanità regionale".

Domanda alla quale l'assessora Zaccaria ha spiegato: "Condivido totalmente la preoccupazione per il tema ambientale e per la regressione su questo tema a cui il covid ci ha costretti. Senz’altro sarà un grosso problema lo smaltimento considerata la quantità di dispositivi che vengono utilizzati quotidianamente. Per quello che riguarda invece la questione specifica che pone lei, cioè l’utilizzo nelle aree scolastiche di mascherine lavabili, al di la del mio pensiero personale, quindi le riterrei più che opportune, devo però precisare che noi non abbiamo la possibilità di decidere autonomamente di modificare le specifiche dei dispositivi di protezione individuale stabiliti dal Ministero nelle linee guida". E ancora: "L’individuazione di mascherine chirurgiche e FFP2 per nidi e scuole d’infanzia che sono quelle che il personale deve comunque utilizzare quando ha un certo tipo di contatto con i bambini è specificata. Noi ci siamo attenuti per questo, come per tutti gli altri ambiti strettamente alle indicazioni ministeriali, qualora invece dovesse esserci un provvedimento successivo che ci consenta l’utilizzo di un altro tipo di dispositivo, ne sarei molto contenta, perché condivido questa preoccupazione, ma su questo aspetto come su tutte le altre indicazioni sanitarie noi dobbiamo applicare alla lettera tutte le disposizioni di sicurezza, che ricordo, sono a tutela di tutti e tutte per quanto ci voglia molta attenzione su questo, sarebbe davvero opportuno che le persone avessero un po’ più di cura, mascherine e guanti per terra non si dovrebbero vedere. Per quanto riguarda la scuola noi siamo vincolati alle indicazioni che ci arrivano, ma a fronte di un provvedimento diverso, sarei la prima a insistere per l’utilizzo di dispositivi di tipo diverso".

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