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Rivoluzione concorsi docenti Unibo: "Così si attrarranno candidati non solo scientificamente meritevoli"

Obiettivo èindividuate chi possiede un curriculum che "si concili anche al meglio con le specifiche esigenze didattiche e di ricerca e le strategie di sviluppo dei Dipartimenti stessi". Ecco le nuove modalità di selezione

Il Consiglio di Amministrazione di ieri ha dato il via libera a due importanti misure, fortemente volute dalla nuova Governance di Ateneo. La prima riguarda i benefit per gli studenti, l'altra invece la selezione dei docenti.

Da Alma Mater sottolineano come si tratti di "una sostanziale modifica" del regolamento che disciplina i concorsi per il personale docente di prima e seconda fascia. "L’impianto attuale - spiega Unibo - prevede che la procedura di valutazione sia svolta da una Commissione che, all’esito dei lavori, individua il candidato più idoneo per la posizione bandita dal Dipartimento. Con il nuovo regolamento, la Commissione proporrà al Dipartimento una lista di candidati, fino a un massimo di tre, maggiormente idonei in relazione ai criteri individuati nel bando di concorso".

E' qui dunque la grossa novità, ovvero l'ultima parola sulla selezione del candidato ritenuto più idoneo. Sarà infatti  il Dipartimento a scegliere con delibera motivata, il candidato migliore, riservandosi anche la possibilità di far sostenere agli aspiranti docenti un seminario, prima di proporne al Consiglio di Amministrazione la chiamata in ruolo.

"L’obiettivo principale della riforma -specifica ancora Alma Mater - è quello di permettere ai Dipartimenti, cui la legge Gelmini affida la responsabilità del reclutamento del personale docente, di attrarre candidati non solo scientificamente meritevoli, ma il cui curriculum si concili anche al meglio con le specifiche esigenze didattiche e di ricerca e le strategie di sviluppo dei Dipartimenti stessi".

"Un processo di selezione di tal genere - chiosa Unibo - unito a efficaci meccanismi di valutazione delle scelte e di incentivazione al reclutamento di candidati esterni all’Università di Bologna, avvicina il nostro Ateneo alle realtà accademiche internazionali, cui gli addetti ai lavori e, più in generale, l’opinione pubblica guardano come a virtuosi esempi di attrazione dei migliori talenti."

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Smart working per il personale

Altra novità riguarda  i lavoratori Unibo. Il Consiglio di Amministrazione ha anche inserito una misura "a vantaggio del personale". L’Ateneo sta lavorando, insieme al tavolo sindacale, per introdurre misure strutturali di lavoro flessibile, sia telelavoro sia smart working, modalità alle quali potrà accedere oltre il 50% del nostro personale. Si tratta di due misure a regime e non più a carattere emergenziale, a vantaggio del personale tecnico e amministrativo dell’Ateneo, in termini di conciliazione vita-lavoro e di nuovi modelli organizzativi più efficaci.  

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