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Api a controllo dell'aria che respiriamo: ecco il progetto 'Bee-Kaeser'

Piccoli laboratori con un paio di arnie monitorate da apicoltori professionisti che raccoglieranno il miele sul quale verranno condotte le analisi sulla qualità dell’aria

"Bee-Kaeser" è un progetto di tutela e del rispetto dell’ambiente e unisce una multinazionale specializzata nella produzione di compressori (Kaeser), una start up del settore dell’apicoltura, uscita dal programma di accelerazione Android Factory finanziato da Google Italia e gestito da LuissEnlabs (Beeing), una delle più grandi aziende del settore apicoltura (Lega Italy), docenti e ricercatori della facoltà di Agraria dell’Università di Bologna (tra i quali Claudio Porrini) e Legambiente Emilia Romagna.

Dai prossimi giorni, dunque, una ventina di sedi Kaeser in Italia (Kaeser Point) saranno trasformate in piccoli laboratori grazie all’installazione in ciascuna di un paio di arnie che, monitorate da apicoltori professionisti, raccoglieranno il miele sul quale verranno condotte le analisi necessarie a fornire informazioni per la qualità dell’aria. 

Api e miele siano bioindicatori e rivelano tutto sull'inquinamento atmosferico, in particolare della presenza di metalli pesanti e polveri sottili.

“Siamo molto soddisfatti di poter dar vita a questo progetto - spiega Roberto Pasi, fondatore di Beeing - sia perché valorizza le api, insetti fondamentali sui quali è bene tenere i riflettori puntati, esse producono miele e si occupano dell’impollinazione, che è fondamentale per l’agricoltura. L’80% dei cibi che consumiamo (compresi latte e caffè) esistono grazie alle api. Siamo inoltre felici di essere stati in grado di unire aziende e soggetti pubblici e privati attorno a questo progetto, ci hanno dato fiducia ed hanno dimostrato come il privato possa essere veicolo di iniziative importanti che vanno a beneficio di tutti, come questa che indaga la qualità dell’aria dei luoghi di lavoro.”

“Le api e la Kaeser condividono gli stessi colori e lo stesso focus su temi come il ridotto impatto ambientale, la qualità dell’aria e l’operosità - spiega Giovanni Micaglio, amministratore delegato di Kaeser Italia. Le api sono dei bioindicatori naturali della qualità dell’aria, proprio per questo sono così importanti per il nostro ecosistema.
Per queste ragioni abbiamo deciso di investire energie e risorse nell’obiettivo di generare innovazione nell’ambito delle bio-tecnologie, favorendo il lancio di una giovane start up quale ACME S.r.l. e coinvolgendo tutti i nostri attori commerciali in un’iniziativa volta al recupero di dati sensibili in merito alla qualità dell’aria. Bologna ha da poco ospitato il G7 Ambiente, che si è tenuto per altro a pochi chilometri dalla nostra azienda, e noi ci sentiamo in dovere di dare il nostro contributo, che speriamo possa essere un esempio da seguire anche per altre aziende italiane.”

Palma Costi Assessore Regione Emilia Romagna  Attività produttive: “Questa sinergia è un esempio virtuoso. Un progetto che assomma una serie di elementi di valore: la collaborazione tra una multinazionale e una start up di giovani che, tra l’altro, ha fatto l’esperienza promossa dalla Regione, della Silicon Valley, l’importanza del progetto dal punto di vista ambientale. La green economy qui non è soltanto nel prodotto o nel processo industriale ma nella cultura produttiva. Non è possibile avere una visione strategica dell’economia senza pensare alle persone, all’ambiente e al territorio dove le imprese sono inserite. Sostenibilità, benessere e qualità della vita incidono inevitabilmente sulla crescita e la produttività dell’intero sistema.‘

Al termine del progetto, il miele prodotto dalle api delle arnie di Bee-Kaeser, verrà valutato da una giuria di esperti che ne analizzerà la qualità e il gusto stabilendo, infine, il vincitore.
 

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