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“La delibera sul piano rifiuti e’ illegittima”, così il consigliere capogruppo del m5s Campanini

AUMENTO DELLA TARI RINVIATO A GIOVEDI’ 29 MARZO PER UNA QUESTIONE PREGIUDIZIALE SOLELVATA DAL MOVIMENTO 5 STELLE SULLA DELIBERA SUL PIANO RIFIUTI.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BolognaToday

Nel corso del consiglio Comunale del 21 Marzo 2018 il MoVimento 5 Stelle per voce del capogruppo Marco Campanini ha sollevato una questione pregiudiziale sull’illegittimità del Piano Economico Finanziario sui rifiuti, chiedendo di rinviare la trattazione, causando la sospensione del Consiglio Comunale chiesta dal Partito Democratico di Pieve di Cento, preso in contropiede.

La Pregiudiziale è stata poi accolta e votata all’unanimità dall’intero Consiglio Comunale, rendendo necessaria la convocazione di un Consiglio Comunale straordinario d’urgenza, previsto per Giovedì 29 Marzo 2018, per deliberare la tariffa dei rifiuti, entro i termini di legge.

Secondo il grillino, l’illegittimità sarebbe dovuta ad un problema legato alla presenza, in seno alla delibera, di un Piano finanziario redatto in forma sintetica e presentato come una semplice tabella con l’indicazione dei costi essenziali.

“Il Piano finanziario inviato ai Consiglieri Comunali prima del Consiglio del 21 Marzo, si limitava ad una mera elencazione di costi, tralasciando però tutti i requisiti previsti dall’art. 8 del DPR 158/1999. In sostanza il piano per risultare conforme al dettato normativo, necessita di essere integrato da una relazione dalla quale risultino, il modello gestionale ed organizzativo, i livelli di qualità del servizio ai quali deve essere commisurata la tariffa, la ricognizione degli impianti esistenti, con riferimento all’anno precedente, l'indicazione degli scostamenti che si siano eventualmente verificati e le relative motivazioni, ed ogni altro elemento previsto dalla legge, in questo caso, il DPR 158/1999. “

“L’illegittimità dei piani finanziari redatti in maniera non conforme a quanto prescrive la legge comportano ovviamente anche l’illegittimità delle tariffe deliberate sulla base di tali piani. La giurisprudenza amministrativa, con le sentenze del TAR Latina, n. 1/2017 e del Tar Lecce, n. 352/2017, ha stabilito invece che il consiglio comunale deve approvare un piano con allegata una relazione che deve obbligatoriamente avere i contenuti minimi indicati nel DPR 158/99. Ed aggiungono che un Piano finanziario che presenta incrementi di costo rispetto a quelli dell'anno precedente senza alcuna motivazione è illegittimo. Segnalo che le tariffe a Pieve di Cento vedranno per quest’anno un aumento nella misura indifferenziata del 3,5% per ciascuna classe di contribuzione. L’amministrazione aveva consapevolmente portato in votazione un Piano Rifiuti e l’aumento delle tariffe tari, senza dare l’opportunità al consiglio comunale di controllare se le cifre disposte nella tabella riassuntiva, in base alla qualità del servizio offerto, erano congrue e giustificate. Ora stiamo verificando la rispondenza ai requisiti di legge della documentazione rivista ed allegata alla delibera per il Consiglio Straordinario di Giovedì 29.”

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