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Hera, partnership con Bio-on: rifiuti diventano bio plastica

La ricerca sulla bio plastica accelera con i nuovi investimenti di HERA nella tecnologia Bio-on

Bio-on S.p.A. leader nelle tecnologie per la chimica eco-sostenibile ed Hera S.p.A., leader tra le multiutility in Italia, rinnovano e potenziano la partnership lanciata lo scorso anno. L’obiettivo è individuare un nuovo tipo di materiale organico dal quale ricavare la rivoluzionaria bio-plastica sviluppata da Bio-on da residui della lavorazione della barbabietola da zucchero.

“L’accordo confermato oggi – spiega Tomaso Tommasi di Vignano, Presidente Esecutivo di Hera S.p.A.– è la naturale continuazione della collaborazione iniziata nel 2014 con Bio-on che ha consentito alla nostra azienda di valutare la tecnologia necessaria per trasformare in bio-plastiche di nuova generazione parte dei rifiuti biogenici prodotti nei territori serviti dal Gruppo”. 
I PHAs (o poli-idrossi-alcanoati) sono bio plastiche che possono sostituire numerosi polimeri tradizionali, oggi ottenuti con processi petrolchimici utilizzando idrocarburi. I PHAs garantiscono le medesime proprietà termo-meccaniche col vantaggio di essere completamente biodegradabili in modo naturale.

“Siamo estremamente orgogliosi – spiega Marco Astorri, Presidente di Bio-on S.p.A. – perché questo accordo consente di trovare nuove destinazioni ad alcuni dei prodotti raccolti da HERA, utilizzando una nuova tecnologica industriale già allo studio nei nostri laboratori”.
L’accordo fra le due aziende nasce infatti dalla ricerca e sviluppo dei laboratori di Bio-on, che grazie al supporto di HERA è indirizzato alla messa a punto di un nuovo processo industriale per la produzione di bio plastica PHA da residui di materiale organico.
       

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