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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Keat: il progetto vincente di quattro studenti Unibo su ambiente e ristorazione

Finalmente vede la luce KEAT, uno dei progetti vincenti della Business Challenge indetta dall’università di Bologna con Grafiche M.D.M.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BolognaToday

E' uno dei progetti vincenti della Business Challenge indetta dall’Università di Bologna con Grafiche MDM. Una soluzione per i ristoranti nel servire un pasto nel modo più igienico possibile e soprattutto sostenibile Si chiama KEAT ed è il progetto vincente ideato da quattro studenti dell’Università di Bologna per la Business Challenge indetta dall’Università di Bologna con Grafiche MDM. Pasquale Patierno, Matteo Urbini, Michael Valentini e Luca Zani, con il supporto del prof. Riccardo Silvi del Corso di Economia e Management del Campus di Forlì, hanno realizzato un prodotto che permette di ridurre i tempi nell’apparecchiare la tavola. KEAT è nato grazie anche alla collaborazione tra l’azienda Grafiche MDM e il Basement Club dell’Università di Bologna che hanno dato la possibilità studenti di mettere in pratica nozioni teoriche apprese in aula creando una competizione sana e sfidante. "Il prodotto non si ferma qui - affermano gli studenti ideatori di KEAT - e potrebbe avere un’implementazione importante nel mercato del food delivery: una soluzione per i ristoranti nel servire un pasto nel modo più igienico possibile, vista tra l'altro l’emergenza coronavirus". KEAT si presenta come una pratica tovaglietta portaposate interamente brandizzabile che, grazie ad una particolare chiusura brevettata da Grafiche Mdm, permette di inserire al suo interno tutto l’occorrente per consumare un pasto e cioè posate e tovagliolo. Un’ottima soluzione, quindi, per abbandonare la plastica e rispettare l’ambiente, poiché la tovaglietta in carta compostabile viene stampata con inchiostri certificati e idonei all’uso alimentare. Le posate sono in legno di betulla e permettono di generare il minimo impatto ambientale.

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