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Smart cities, Pieve di Cento in lizza per il premio Smau

L'Emilia Romagna fa scuola. E tra i comuni più 'intelligenti' anche quello di Pieve, che dopo il sisma ha dato il via ad interessanti progetti di ricostruzione in chiave "smart city", come la cablatura del paese con la fibra ottica e l'apertura di uno spazio di coworking dedicato ai giovani e alle neo imprese

Domani, 4 giugno, a Bologna Fiere al via Smau 2014, l'evento di riferimento nei settori digital e ICT per le imprese e i professionisti italiani. All'interno della kermesse anche Smart City Roadshow, ovvero la sezione che si focalizza sulle iniziative 'intelligenti' delle nostre città attraverso una serie di eventi e workshop dedicati,  player e casi di successo che verranno raccontati e presentati durante la fiera. L'obiettivo è valorizzare e mettere a fattor comune le esperienze dei comuni e delle pubbliche amministrazioni e di comprendere come declinare i progetti su territori diversi, accedendo ai tanti finanziamenti regionali, nazionali ed europei. Ma non solo. Con l'occasione sarà assegnato anche il premio Smart City - realizzato dall’Osservatorio Smau, in collaborazione con Anci  -giunto alla sua terza edizione. Quest’anno il focus sarà sui progetti dei piccoli comuni volti a migliorare la vita dei cittadini attraverso l’adozione di tecnologie digitali.

In lizza ci sono 13 comuni ed enti emiliano-romagnoli, i cui progetti puntano sulla realizzazione di servizi smart per il turismo, l’alfabetizzazione digitale e e-Government, la mobilità sostenibile e sicurezza, lo smaltimento dei rifiuti, l’efficienza energetica. E ancora la valorizzazione del patrimonio artistico -culturale, l’innovazione per l'agricoltura e cultura dell'alimentazione, e così via.

In gara - a portare alta la bandiera della Provincia bolognese -  ci sarà anche il Comune di Pieve di Cento, che dopo il terribile terremoto che l'ha colpito nel 2012 ha avviato una serie di interessanti progetti di ricostruzione in chiave "smart city", come la cablatura del paese con la fibra ottica e l’apertura di uno spazio di coworking dedicato ai giovani e alle neo imprese.

Pieve di Cento, piccolo comune ad alta velocità: dal 30 marzo scorso infatti in paese è sbarcata la fibra ottica con tecnologia FTTH. Così dopo il sisma devastante Pieve è tornata a rinascere sotto il segno dell'innovazione avviando un processo di trasformazione 'intelligente'. Un modello di innovazione reso possibile grazie alla collaborazione tra pubblico e privato che ha visto il Comune mettere a disposizione le tubazioni di sua proprietà e l'operatore locale Nexus srl investire nella realizzazione del cablaggio in fibra ottica sfruttando la rete di Lepida SpA, società in house di telecomunicazioni e servizi online degli enti locali emiliano-romagnoli.
“A Pieve di Cento abbiamo definito un modello virtuoso di collaborazione tra pubblico e aziende private locali che, se replicato, potrebbe consentire di superare il digital divide anche nei piccoli e medi centri urbani di scarso interesse per i grandi operatori di telefonia, raggiungendo così gli obiettivi fissati dal Rapporto Caio”, così aveva sottolineato l'assessore allo sviluppo economico del Comune Alessandro Pirani durante il lancio del progetto.
Non resta che attendere ancora un po' per capire se la rivoluzione in chiave 'smart cities' di Pieve frutterà al Comune bolognese anche l'importante riconoscimento targato Smau.

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