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Pendolari, abbonamento treno-bus nei piccoli comuni: "Ci stiamo lavorando"

E' al promessa dell'assessore Raffaele Donini per il prossimo mandato di Giunta

 L'Emilia-Romagna potrebbe estendere l'abbonamento treno-bus pendolari anche alle città medio-piccole nei prossimi anni. "E' un impegno per il prossimo mandato", afferma il vicepresidente e assessore ai Trasporti della Regione, Raffaele Donini, che parlando alla 'Dire' fa il punto sulla card unica introdotta per la prima volta nel 2018 e rinnovata quest'anno.

"E' una misura che avevamo stimato potesse riguardare circa 50.000 persone- sottolinea Donini- ci avevano preso per visionari, in realtà abbiamo già superato le 60.000 e stiamo ormai lambendo le 70.000 persone. Tradotto, secondo i calcoli di viale Aldo Moro, ci sarebbe un risparmio di 180 euro all'anno per ogni pendolare.

Detto questo, afferma il vicepresidente della Regione, "il secondo step sarà anche l'estensione alle città medio-piccole, sicuramente non quest'anno ma nei prossimi. Ovviamente dovremo trovare, come abbiamo fatto finora, le necessarie risorse a bilancio. Ma è una direzione ormai irreversibile, che vogliamo seguire: è un impegno per il prossimo mandato", assicura Donini.

Abbonamento treno-bus: estensione a pendolari piccoli comuni

Ad oggi, l'abbonamento unico treno-bus (su carta Trenitalia o Tper) è previsto per le 13 città dell'Emilia-Romagna con più di 50.000 abitanti: Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Ferrara, Ravenna, Cesena, Forli', Rimini, Carpi, Faenza e Imola.

Ma le associazioni ambientaliste e quelle dei pendolari, nei mesi scorsi avevano chiesto a più riprese che la misura fosse estesa anche ai Comuni nelle zone periurbane, ovvero nel raggio di 10 chilometri dai capoluoghi.

Il primo anno di sperimentazione della card unica era partito all'insegna della protesta dei pendolari anche per le file chilometriche alle biglietterie, in particolare alla stazione di Bologna. Problemi che quest'anno sembrano risolti.

"Non abbiamo riscontri di questo tipo quest'anno- fanno sapere da Trenitalia- la situazione è molto fluida", riferendosi in particolare allo sportello dedicato al piazzale ovest di Bologna. In questo caso ha aiutato il fatto che, dopo la sperimentazione del 2018, i pendolari hanno dovuto solo caricare il nuovo abbonamento, non dovendo fare la carta ex novo perché valida cinque anni.

Sembra poi essere superato anche il secondo problema che era emerso l'anno scorso, ovvero l'impossibilità di caricare sulla card unica l'abbonamento acquistato online. "La situazione oggi è risolta", spiegano ancora da Trenitalia, grazie a una evoluzione del sistema: ora è possibile fare l'abbonamento online e, indicando il numero della card al momento dell'acquisto, materializzarlo in maniera automatica sulla tessera unica. Gradualmente saranno poi caricati sulle card uniche anche gli abbonamenti mensili, non più solo quelli annuali. (San/ Dire)

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