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Treno Bologna-Portomaggiore, avanti con interramento dei binari: ecco come sarà

Il via libra al progetto definitivo atteso per fine anno. Cinque i passaggi a livello che se ne vanno

Se ne parla da anni, ma forse questa è la volta buona. E' pronto il progetto definitivo per l'interramento dei binari sulla linea ferroviaria che collega Bologna a Portomaggiore e "con molta probabilità sarà convalidato entro fine anno". Da quel momento, Ferrovie Emilia-Romagna (Fer) aprirà la gara d'appalto per trovare chi, in circa tre anni di lavori (uno per procedure tecniche, due di cantiere), porterà a termine l'opera per un valore complessivo di 57 milioni di euro.

Dà l'annuncio, questa mattina in Comune a Bologna, l'assessore ai Trasporti dell'Emilia-Romagna, Raffaele Donini, presente all'udienza conoscitiva sul tema della commissione Mobilità. Una volta validato "il progetto tornerà al Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) che confermerà (o integrerà) lo stanziamento dei fondi e da quel momento Fer avvierà la procedura di gara, sia per il progetto esecutivo che per l'avvio dei lavori", continua Donini.

Come illustra l'ingegnere e direttore dell'area tecnica Fer, Fabrizio Maccari, il nuovo progetto, 'rimaneggiato' rispetto a quello già presentato alcuni mesi fa, prevede l'eliminazione di cinque passaggi a livello urbani a Bologna (Paolo Fabbri, Libia, Rimesse, Cellini e via Larga). In questo modo "miglioreranno i tempi di percorrenza stradali, aumenterà la sicurezza dei veicoli e sarà possibile risolvere anche il problema del rumore del passaggio del treno per chi vive in quelle zone".

In particolare, per sistemare il nodo 'delicato' di via Cellini, si è deciso di prolungare la tratta della galleria artificiale già esistente allugando di 158 metri la rampa di discesa e rendendo così il passaggio più agevole superando 'sottoterra' tutta l'autostrada A14.

Il nuovo progetto per l'interramento dei binari sulla linea ferroviaria che collega Bologna a Portomaggiore si concentra su due aspetti: migliorare la mobilità ciclopedonale e garantire (e integrare) il verde pubblico.

Infatti, "il nuovo tracciato sarà ricostruito in gran parte con manto erboso", aggiunge l'esperto di Fer. Considerate tutte le migliorie pensate per la linea ferroviaria Bologna-Portamaggiore il progetto "non è costo zero- precisa Maccari- ma serviranno circa 10-11 milioni in più rispetto all'idea originaria". Adesso, la cifra che dovrà essere confermata dal Comitato interministeriale per la programmazione economica si aggirà intorno ai 57 milioni di euro, per un tratto ferroviario che giornalmente interessa oltre 300 persone.

Sempre a fine anno "potreste riconvocare qui gli esperti di Fer per decidere insieme anche sul progetto per raddoppiare i binari sulla tratta tra Budrio e zona Roveri, così da completare il quadro in un'ottica di mobilità sostenibile", suggerisce Donini all'amministrazione comunale bolognese.

Concorda con lui anche l'assessora alla Mobilità del Comune, Irene Priolo: "La nuova soluzione presentata è compatibile con tutti gli altri progetti per far evolvere la città. Ora speriamo nelle tempistiche del Cipe anche se ad ora mi posso dire soddisfatta". Ovviamente, come anche sollevato dalla consigliera della Lega, Mirka Cocconcelli, "sarà utile capire come garantire continuità alla mobilità dei passeggeri durante la fase dei lavori per realizzare i miglioramenti alla linea", conclude Priolo. (Saf/ Dire)

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