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Rottamazione mezzi inquinanti, piste ciclabili e Ztl: la Regione vara il piano anti-smog

Via libera a due provvedimenti che stanziano oltre 14,5 milioni di euro per la tutela della qualità dell’aria

La Giunta regionale ha dato il via libera a due provvedimenti che stanziano oltre 14,5 milioni di euro per la tutela della qualità dell’aria. 

“Continua l’impegno a favore di un’aria più pulita nelle nostre città e mettiamo in campo risorse capaci di attivare nuovi investimenti e incentivi per promuovere la mobilità sostenibile nei centri urbani, per la prima volta dando una priorità ai comuni di minori dimensioni per la sostituzione dei mezzi più inquinanti- spiega l’assessore regionale all’Ambiente, Irene Priolo-. Nei mesi scorsi abbiamo lavorato fianco a fianco con gli Enti locali per affinare le misure: l’obiettivo condiviso è favorire il più possibile la mobilità lenta, con mezzi a basso impatto ambientale ed ecologici: è fondamentale riuscirci per tutelare la salute dei cittadini e per dare gambe alla svolta green che è al centro degli obiettivi del mandato”.

“La nostra mobilità cambia pelle per qualità e sostenibilità- afferma l’assessore regionale ai Trasporti, Andrea Corsini – e ha una netta connotazione ambientale: che va dal ricambio dei mezzi pubblici perché siano meno inquinanti e più confortevoli, agli interventi di mobilità sostenibile nelle città, alle piste ciclabili per accompagnare in modo forte il cambiamento sostenendo cittadini e imprese. Questi provvedimenti vanno anche nella direzione di una maggiore sicurezza per la circolazione ciclistica, per incentivare i trasferimenti casa-lavoro-scuola, e favorire il cicloturismo verso le città d’arte e le aree naturalistico-paesaggistiche della nostra regione”.

I progetti

Con un budget di 10 milioni e 22 mila euro, si rivolge ai 194 comuni emiliano-romagnoli sotto i 50 mila abitanti interessati dalla procedura per il superamento delle polveri sottili (PM10) nelle zone di pianura e nel bolognese. A disposizione, ci sono contributi per interventi di mobilità urbana come piste ciclabili, percorsi sicuri casa-lavoro e casa-scuola, istituzione di zone a traffico limitato o a velocità 30,  velostazioni e  depositi bici.

Il secondo stanzia per i  Comuni della pianura e del bolognese, a partire dai più piccoli, 4,5 milioni di euro per la sostituzione dei veicoli obsoleti a loro disposizione con nuovi mezzi a basso impatto ambientale.

Mobilità ciclabile

Il sostegno alla mobilità ciclabile rientra nell’ambito del progetto “Bike to Work 2021”, che nell’edizione 2020 ha erogato 3,3 milioni di euro ai 30 Comuni firmatari del Piano aria integrato regionale con finanziamenti fino al 70% per realizzare corsie riservate al trasporto pubblico locale e piste ciclabili, oltre ad altre misure per rendere agevole muoversi sulle due ruote in città, rimborsi per l’acquisto di bici e altri veicoli elettrici, e infine incentivi ai  lavoratori che scelgono la bici per andare in azienda.

"Le iniziative che la Regione mette in cantiere nei territori di pianura hanno anche l’obiettivo di ottemperare alle prescrizioni europee a seguito dell’infrazione italiana, sanzionata dalla Corte di Giustizia Europea nel novembre 2020, circa la qualità dell’aria nel nostro Paese, in particolare nel bacino padano - fanno sapere da viale Aldo Moro - Proprio su questo punto la Regione Emilia-Romagna, insieme a Piemonte, Lombardia e Veneto, ha presentato al Governo, nell’ambito del piano di ricostruzione nazionale attraverso i fondi europei del Next Generation Eu, una serie di progetti strutturali per complessivi 2 miliardi di euro.
Interventi necessari perché, nonostante il rallentamento delle attività e della mobilità dovuto alle misure sugli spostamenti legate all’emergenza Covid, le condizioni meteorologiche dei mesi scorsi sono state sfavorevoli alla dispersione degli inquinanti e hanno fatto registrare sforamenti delle soglie previste dalle norme europee".

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Più sicurezza per ciclisti e pedoni in città

Piste e percorsi ciclabili, in città ed extraurbani, manutenzione straordinaria delle strade per garantire la sicurezza di ciclisti e pedoni, zone a velocità 30 o a traffico limitato, percorsi sicuri lavoro-casa-scuola; velostazioni e attrezzature per la sosta delle biciclette atte a ridurre i furti, segnaletica. Sono alcuni degli interventi ammessi al contributo regionale per la mobilità sostenibile.

Il finanziamento sarà del 100% per gli interventi con un costo inferiore ai 50mila euro, fino all’80% per lavori dai 50 mila ai 100mila euro e fino al 70% per gli interventi di importo superiore. È ammesso il cumulo del contributo regionale con eventuali finanziamenti statali fino all’intero costo dell’opera.
Sono finanziabili le spese sostenute a partire dal 1^ gennaio 2021 e i lavori devono essere conclusi entro il 31 dicembre 2023.
I Comuni possono presentare domanda entro le ore 24,00 del 15 settembre 2021. 

Parco mezzi pubblici 

L’intervento riguarda auto di servizio, pulmini, scuolabus e mezzi operativi come trattori, macchine da lavoro o carrelli semoventi. La Regione mette sul piatto quattro milioni e mezzo di euro per sostituire i veicoli obsoleti, e quindi più inquinanti, della Pubblica amministrazione locale.  

L’obiettivo è rottamare mezzi alimentati a diesel (fino alla classe Euro 4 inclusa), benzina o bifuel benzina-metano e benzina-gpl, fino all’euro 3 compresa, per lasciare spazio ad altri più performanti e con impatto minore ambientale. 
Nel caso di mezzi di categoria M1, ossia destinati al trasporto di persone con un massimo di otto posti a sedere oltre il conducente, potranno essere rimpiazzati solo da veicoli ad alimentazione elettrica. Per i veicoli con più di 8 posti a sedere (categoria M2 ed M3), oltre all’elettrico sarà ammesso anche l’ibrido benzina/elettrico full hybrid o hybrid plug in.
Le stesse possibilità di alimentazione sono consentite per i nuovi mezzi operativi. 

Il contributo regionale coprirà il 75% della spesa sostenuta, fino a un massimo di 20 mila euro per i veicoli di categoria M1. Per i veicoli operativi e quelli di categoria M2 e M3, il tetto è di 30 mila euro per gli acquisti dei Comuni e di 50 mila per i nuovi mezzi delle Unioni.
Sono ammesse al finanziamento esclusivamente le spese successive al 1° gennaio 2022. 

Per presentare la domanda di contributo c’è tempo dal 9 agosto al 30 settembre. Potranno accedere alle risorse i Comuni della pianura e dell’agglomerato di Bologna fino a 30 mila abitanti, a cui si applicano le limitazioni al traffico per la tutela della qualità dell’aria. Sono comprese le Unioni di Comuni composte da almeno un ente appartenente alle zone richiamate. Nel caso in cui i fondi si rivelassero sufficienti, la misura sarà estesa anche i Comuni con popolazione superiore ai 30 mila abitanti.

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