Stati Generali Mobilità Nuova: ancora troppe auto, ma con le buone pratiche si cambia
Sono partiti oggi gli Stati Generali della Mobilità Nuova a Bologna. Il Comitato Scientifico traccia un quadro "ancora compromesso dall'abuso dell'auto privata, ma dove le buone pratiche dalle città hanno già segnato un'inversione di tendenza"
Sono partiti gli Stati Generali della Mobilità Nuova 2015 a Bologna, con la doppia formazione per architetti e giornalisti. 40 esperti divisi tra relatori, facilitatori e Comitato Scientifico hanno iniziato a lavorare con i primi 500 iscritti negli Spazi della Salaborsa.
Il Comitato Scientifico, presieduto da Anna Donati, traccia un quadro "ancora compromesso dall’abuso dell’auto privata, ma dove le buone pratiche dalle città hanno già segnato un’inversione di tendenza, e si individua la necessità dell’attuazione di una politica nazionale."
Le risorse per il trasporto pubblico locale e regionale, come ricorda il Rapporto Pendolaria 2014 di Legambiente, sono passate dai 6.1 miliardi del 2009 ai 4.8 del 2014, mentre cresce il numero dei pendolari e la voglia di spostamenti collettivi, non è stata rifinanziata la legge 211/92 per le reti tranviarie e la legge 366/98 per la mobilità ciclistica. L’indice di motorizzazione in Italia è in netta discesa: per le principali 50 città italiane nel 2013 erano 58 le auto circolanti ogni 100 abitanti mentre solo nel 2011 questo indice era pari a 63 auto.
Il Comitato Scientifico segnala dunque un piano di interventi in dieci punti: 1. Piano Generale Trasporti e Logistica Sostenibile; 2. Piani Urbani della Mobilità Sostenibile; 3. Riforma del Codice della Strada; 4. Sostegno alla Mobilità Ciclistica; 5. Mobility Manager 2.0 e comunicazione per la Mobilità Nuova; 6. Trasporto Pubblico, servizi innovativi ed investimenti per le reti tranviarie; 7. Ferrovie turistiche, rete dei cammini, greenways e ciclovie; 8. Piano Straordinario Mobilità turistica; 9. Piano Industriale di FS: treni per pendolari, treni + bici, stazioni multimodali; 10. Innovazioni tecnologiche per Sistemi di Trasporto Intelligente.
Le proposte per una mobilità nuova "sono rivolte a tutti i soggetti ad ogni livello istituzionale, alle forze politiche in modo trasversale, ma anche alle imprese pubbliche e private. Non sempre richiedono l’adozione di nuove norme e comunque deve trattarsi di provvedimenti snelli e di semplice attuazione, capaci di essere aggiornati al mutare delle innovazioni, delle nuove idee e della domanda di mobilità. Va coinvolto il mondo della pianificazione e progettazione, che deve contribuire a promuovere ed attuare soluzioni adeguate per la Mobilità Nuova."