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Come riconoscere l'amianto a casa e a lavoro

Tutte le informazioni utili...

L’amianto è un minerale naturale a struttura microcristallina appartenente alla classe chimica dei silicati e alle serie mineralogiche del serpentino e degli anfiboli. La composizione chimica è variabile ed è costituita appunto da fasci di fibre molto fini. 

I materiali contenenti fibre di amianto, da nuovi, sono così definiti dalla normativa:

  • COMPATTI: duri, che possono essere sbriciolati o ridotti in polvere solo con l’impiego di mezzi meccanici (per esempio il cemento-amianto). Possono rilasciare fibre in aria solo se vengono abrasi, segati, perforati, spazzolati oppure se deteriorati. 
  • FRIABILI: che possono essere facilmente sbriciolati o ridotti in polvere con la semplice pressione manuale. Possono liberare fibre spontaneamente per la scarsa coesione interna. 

La presenza di materiali contenenti amianto in un edifico non costituisce di per sè un rischio per la salute degli occupanti. Se il materiale è integro, non viene manomesso e viene conservato adeguatamente, è improbabile che avvenga un rilascio di fibre nell’aria. 

Dove trovarli negli ambienti di lavoro?

In Italia l'amianto è stato per la maggior parte impiegato nei materiali per l’edilizia e le costruzioni, prevalentemente come lastre per coperture, tubazioni, condotte e canalizzazioni. I materiali con amianto si possono trovare ancora negli impianti civili e industriali, come componenti di macchine e attrezzature di lavoro.

In passato è stato ampiamente utilizzato anche negli indumenti di protezione personale che richiedevano elevata resistenza al calore (tute, guanti, etc.), così come in tessuti filati, carta e cartone. 

I lavoratori che svolgono attività di ristrutturazione o manutenzione di edifici, attrezzature e/o impianti devono ricordare che in ambito civile o nei siti industriali l’amianto può essere riscontrato, ad esempio:
- in lastre di copertura in cemento-amianto;
- in pluviali, canne fumarie, pannelli isolanti, coibentazioni di tubi, pavimenti (piastrelle in vinil-amianto);
- applicato a spruzzo in pareti e soffitti, per migliorare le prestazioni di fonoassorbenza e di isolamento termico, in particolare nei locali di utilizzazione collettiva o come additivo in stucchi, vernici o materiale cementizio;
- a coibentazione di strutture metalliche (travi, tiranti e locali tecnici) e componenti di attrezzature;
- in componenti di impianti, guarnizioni, materiali d'attrito per freni e frizioni, etc.

Come riconoscere l'amianto negli ambienti di vita?

Il consiglio è quello di controllare  innanzitutto l’anno di produzione del manufatto sospetto. Infatti in Italia è stato introdotto dal 1992 il divieto di utilizzo dell’amianto e dal 1994 anche il divieto di vendita.

Per valutare la potenziale esposizione di fibre rilasciate dal materiale occorre considerare:

  • Il tipo di materiale (in origine compatto o friabile)
  • Le condizioni dello stato attuale di conservazione del materiale
  • I fattori che possono determinare un futuro danneggiamento e/o degrado
  • I fattori meccanici e/o fisici che possono influenzare la diffusione delle fibre e l'esposizione delle persone.

I materiali compatti (ad esempio lastre in cemento-amianto) con il passare del tempo ed in presenza di fattori di degrado e/o di danneggiamento (quali ad esempio eventi meteorici, licheni e muschi, eventi eccezionali) perdono la consistenza iniziale e diventano più o meno friabili, permettendo la dispersione delle fibre di amianto in aria (trasportate da vento e acqua piovana).

Cosa NON si deve fare in caso di una copertura con lastre in cemento-amianto:

  • Camminare sulla copertura
  • Pulire e/o spazzolare la copertura
  • Effettuare la pulizia dei canali di gronda
  • Tagliare, forare, smussare, rompere le lastre.

In caso di necessità di manutenzione, occorre che il proprietario garantisca il rispetto di efficaci misure di sicurezza durante gli interventi manutentivi, con specifica procedura.

In ogni caso è necessario provvedere ad un controllo periodico e alla idonea manutenzione. A tal proposito puoi consultare la seguente pagina:

Se sei il proprietario di un manufatto in cui sospetti la presenza di amianto, prima di agire informati presso il Dipartimento di Sanità Pubblica della azienda USL di competenza.

Se abiti in un condominio, rivolgiti all'amministratore per segnalare la sospetta presenza di amianto nelle parti comuni dell'immobile e per avere informazioni in merito.

Fonte: Regione Emilia Romagna / Salute

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