rotate-mobile
Guida

Bologna, vivila cheap: 10 cose da fare gratis

Chi lo dice che la cultura è solo a pagamento? Sono tante (almeno queste dieci!) le cose da vivere e da vedere in città senza pagare un euro...una guida per vivere una Bologna "cheap"

4. GIOCARE AL TELEFONO SENZA FILI SOTTO IL PALAZZO DEL PODESTA'

Diverte tutti questo effetto acustico che rende così speciali i quattro cantoni sotto a Palazzo del Podestà! Posizionandosi in uno dei quattro angoli e parlando colui che si trova ll'angolo opposto potrà sentire quello che diciamo!

Palazzo Podestà-2

5. L'ORTO BOTANICO E L'ERBARIO DI BOLOGNA

Gli Orti Botanici e gli Erbari rappresentano - pur nelle loro evidenti differenze - un museo del mondo vegetale. Nati entrambi nel XVI secolo, hanno avuto inizialmente una funzione eminentemente didattica, legata in particolare all’insegnamento della botanica medica, permettendo agli studenti di osservare e studiare le piante officinali; oggi a questo utilizzo se ne sono aggiunti molti altri, con un’evoluzione strettamente legata allo sviluppo, o al declino, delle scienze botaniche. Nel caso di Bologna questa evoluzione è sempre proseguita di pari passo, tanto che le maggiori collezioni dell’Erbario (Le collezioni dell’Erbario sono accessibili su appuntamento per ricercatori con documentati motivi di studio) si devono proprio a quelli che sono stati i principali direttori dell’Orto Botanico.

ORARI Orto Botanico

Stagione invernale 1 ottobre - 31 marzo

Da lunedì a domenica e festivi: 9.00 - 15.00

Stagione estiva 1 aprile - 30 settembre

Da lunedì a domenica e festivi: 10.00 - 18.00

Chiusure

1 gennaio, 1 maggio, 15 agosto, 24 e 25 dicembre

ORTO BOTANICO-3

6. VISITARE LE "SETTE CHIESE": IL COMPLESSO DI SANTO STEFANO

Già la piazza che lo ospita è una meraviglia. È il complesso più singolare di Bologna, vero santuario cittadino e culla della fede dei padri. Le origini del complesso denominato anche “sette chiese” sono particolarmente controverse; alcuni attribuiscono la sua nascita al Santo Patrono di Bologna, a quel tempo vescovo della città, il quale nel 430 volle edificare un complesso da dividere poi in sette chiese che nel loro insieme  avrebbero formato una ricostruzione simbolica dei luoghi della Passione di Cristo, come attesterebbe l'antica denominazione del complesso: 'Sacra Hierusalem'. Altre voci piuttosto accreditate invece la vedono elevata sempre da Petronio però sulle rovine di un tempio pagano preesistente, vicino al quale sarebbero state poi affiancate  una riproduzione del Santo Sepolcro di Gerusalemme e, accanto al sacello con le spoglie dei protomartiri bolognesi Vitale e Agricola, riesumate da sant'Ambrogio nel 392, gli edifici eretti fra il X e il XIII secolo dai Benedettini.  

Sulla splendida piazza si affacciano i prospetti delle chiese del Crocifisso (a destra), del Calvario (al centro) e dei SS. Vitale e Agricola (a sinistra). La prima, di origini longobarde, racchiude la cripta del 1019 dell'Abate Martino e prende il nome dal crocifisso sospeso al centro attribuibile a Simone dei Crocifissi e preziose opere d'arte; la seconda, di forma rotonda, è dominata dalla riproduzione del Sepolcro di Cristo (secoli XII-XIV) entro cui in passato era custodita l'urna con le reliquie di San Petronio, attualmente conservate nella Basilica dedicata al Santo Patrono; la terza, di grande attrattiva per la sua struttura basilicale disadorna, racchiude gli antichi sarcofagi dei Santi Vitale e Agricola (interessanti i capitelli di varie fogge, provenienti da precedenti costruzioni di età romana e bizantina, e i resti di pavimenti musivi del VI secolo).

Degno di attenzione anche il Cortile di Pilato con un bacile marmoreo donato da Liutprando e Ilprando, re dei Longobardi - che avevano in Santo Stefano il loro principale centro religioso - e la chiesa della Trinità, ristrutturata fra il sec. XII e il XIII, dove si ammira un pregevole Presepe in legno dipinto e dorato di Simone dei Crocifissi (sec. XIV). Di grande suggestione il chiostro benedettino a duplice loggiato (sec. X-XIII), una delle più superbe creazioni del romanico emiliano. Da visitare infine il Museo che conserva dipinti, sculture e altre opere d'arte di varie epoche. Ingresso a offerta libera (fonte Bologna Welcome)

Santo Stefano 5

7. SALABORSA

Inaugurata nel dicembre 2001, è uno spazio culturale e multimediale all'interno di Palazzo d'Accursio, antica sede storica del Comune che si affaccia su Piazza Maggiore, da sempre centro e cuore della bolognesità.
Gli scavi archeologici intrapresi nel corso dei lavori dell'attuale sistemazione di Salaborsa testimoniano, con le loro tracce di edifici pubblici e religiosi oggi visibili grazie ad una passerella aperta al pubblico, che il luogo è stato - fin dalle origini e per sette secoli di storia urbana - il baricentro della vita pubblica cittadina: dal possente parametro murario della cisterna rinascimentale del Terribilia ai basolati e alle fondazioni della basilica romana, passando per il muro di cinta della casa a torre medioevale e la vasca a stella una volta al centro del giardino.

La contemporaneità, l'intercultura e la multimedialità sono gli elementi costitutivi della missione di Salaborsa, biblioteca multimediale di informazione generale ad accesso libero e gratuito per le fasce d’età dagli zero ai 99 anni e oltre. Qui, tutti possono non solo prendere in prestito libri, ebook, dvd e cd, ma anche connettersi alla wifi gratuita Iperbole Wireless e  leggere quotidiani e riviste, nonché partecipare a iniziative come gruppi di lettura, incontri con autori, laboratori creativi per i più piccoli. (fonte Bologna Welcome)

Biblioteca Salaborsa:  lunedì dalle 14.30 alle 20; da martedì a venerdì 10 - 20 (ultima entrata consentita ore 19.45); sabato 10 - 19 (ultima entrata consentita ore 18.45). Chiuso lunedì mattina e festivi. Dettagli
Dal 5 novembre al 17 dicembre 2017 e dal 14 gennaio al 25 marzo 2018, Salaborsa apre al pubblico la domenica pomeriggio dalle 15 alle 19.

sala-borsa

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Bologna, vivila cheap: 10 cose da fare gratis

BolognaToday è in caricamento