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Dissesto idrogeologico, banchetto-confronto sotto i portici

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Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BolognaToday

Il nostro Presidente nazionale On. Ettore Rosato ha dichiarato che la prevenzione del rischio idrogeologico è una priorità per Italia Viva, tant’è che “Italia Sicura” stanziò 9,5 miliardi di euro e l’utilizzo di questa somma è stata bloccata dalle troppe procedure farraginose. Insomma, come evidenziato anche dal Presidente ANCE Dott. Buia: “Troppa burocrazia”. Al momento, sono stati spesi soltanto 1,5 miliardi di euro sui 6 stanziati nel 2010 e auspichiamo che un intervento legislativo possa ripristinare il programma “Italia Sicura”. Ed è per questo motivo che il Comitato di Italia Viva - Italia Plurale ha deciso di parlarne, insieme ai cittadini che vorranno approfondire, unitamente al Segretario Generale della Federazione geologi europei, Dott. Gabriele Ponzoni, esperto di ambiente ed energie alternative, in un prossimo banchetto-confronto di Italia Viva a Bologna, sotto i portici, in Via Marconi 28 presso il Supermercato della PAM il 3 novembre 2020 dalle ore 16:30. Il Dott. Gabriele Ponzoni ricorda che il problema del dissesto idrogeologico in Italia è antico se non atavico: infatti da quando eravamo bambini si parlava degli stessi problemi derivati dal dissesto idrogeologico e delle relative problematiche su come approcciarlo e risolverlo. Ma ora emerge una problematica nuova. Infatti, la constatazione di come siano stati spesi solo 1,5 miliardi a fronte dei 6 stanziati (25%!!) dal 2010 ci dice che il problema si è drasticamente spostato dalla criticità di reperire le risorse economiche necessarie (che ad oggi ci sono) al suo effettivo uso, altrimenti detto … spesa. Anche perché si può affermare, in modo consapevole, che in Italia abbiamo tecnici e progettisti estremamente capaci e desiderati da molte multinazionali: anzi, data la crisi economica dovuta alla pandemia abbiamo centinaia di studi di progettazione e professionisti che non vedono l'ora di poter mettersi a disposizione per poter contribuire alla tenuta economica e al contrasto della vulnerabilità, nonché fragilità, del territorio nazionale. Allora dove potrebbe essersi inceppato il meccanismo? Forse nella eccessiva burocrazia? Sicuramente questo aspetto contribuisce a non facilitare, anzi ad appesantire il problema. Piuttosto, forse, la causa è da ricercarsi nella capacità amministrativa della PA di non saper gestire il processo amministrativo e le relative responsabilità che ne derivano. Responsabilità che, a causa dell'eccessiva burocratizzazione del sistema, sono complesse e portano spesso alla demotivazione del personale preposto a gestirle. Dobbiamo cogliere la vera informazione emersa da questa situazione: e cioè che c'è la necessità di mettere mano in modo strutturale e profondo sia alla burocrazia italica sia agli iter di processo che la accompagnano. Cosa che, per inciso, è anche fortemente richiesta dalla UE tutte le volte che procede alle analisi approfondite sullo stato di salute economica e statale del nostro Paese. Abbiamo il dovere di sensibilizzare, anche in vista delle prossime elezioni comunali a Bologna, i futuri amministratori e i cittadini su queste tematiche, di cambiare la scala delle priorità, per prevenire, e non trovarci, come spesso accade, di fronte a tragedie compiute. Rosalino Bove, Coordinatore del Comitato di Italia Viva – Italia Plurale Marco Mingrone, Consigliere di Italia Viva Quartiere Porto-Saragozza

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