rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
L'anniversario / Marzabotto

25 aprile, Marzabotto chiude le porte al governo: "Chi viene deve difendere l'antifascismo"

Gli organizzatori hanno deciso di non invitare anche i presidenti di Camera e Senato. La sindaca Cuppi: "Mai avremmo chiamato La Russa, dopo le frasi su via Rasella deve dimettersi"

Nessun rifiuto, perché “non c’è stato nessun invito”. Il 25 aprile a Monte Sole, per le celebrazioni del 78esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo, non ci saranno esponenti del governo tantomeno le più alte cariche dello Stato, come il presidente del Senato Ignazio La Russa o quello della Camera Lorenzo Fontana. Il motivo è tutto politico: non sono ospiti graditi per gli organizzatori. "Chi viene qui deve difendere il 25 aprile e l'antifascismo", spiega la sindaca dem di Marzabotto Valentina Cuppi. 

La sindaca dem: "Non è necessario invitarli"

Quest'anno quindi nessun big da Roma. “Abbiamo fatto altre scelte, non è necessario invitarli – spiega - E poi soprattutto non avremmo invitato La Russa, che ritengo si debba dimettere dopo le frasi su via Rasella”. La seconda carica dello Stato aveva dichiarato in un’intervista che “via Rasella non è stato una pagina gloriosa della Resistenza” e che “quelli che i partigiani hanno ucciso non erano biechi nazisti delle SS ma una banda musicale di semi-pensionati”. Dopo le polemiche scaturite da questa frase, La Russa si è scusato e anche la premier Giorgia Meloni è intervenuta  (“Una sgrammaticatura istituzionale, ma l'ha risolta lui"). Tutto questo però non è sufficiente per la Cuppi che non ha mai preso in considerazione l’ipotesi di invitare il presidente del Senato o della Camera, come è avvenuto in passato (l'anno scorso fu presente l’ex presidente di Montecitorio Roberto Fico). Anche perché su La Russa il veto non riguarda solo le frasi su via Rasella, ma anche quelle del 2020, quando “in piena pandemia propose di modificare la festa, da giorno della Liberazione a giorno in memoria dei caduti di tutte le guerre e dei morti di covid”, ricorda Cuppi.

25 aprile al Pratello, accordo Comune Bologna-Comitato. Ma alle 19 tutti a casa | VIDEO

Nessun invito anche per il presidente della Camera

Stesso discorso vale per il presidente della Camera, il leghista Fontana, che nel 2018, spiega la sindaca, “propose di abrogare la legge Mancino”, la norma del 1993 contro odio, razzismo e intolleranza. L'unica procedura che è stata seguita dagli organizzatori è stata quella di inviare per conoscenza il programma già chiuso e definito a tutte le istituzioni, qualora volessero inviare qualche loro esponente ma "per assistere tra il pubblico alle celebrazioni" e non per intervenire dal palco.

Gli ospiti di questa edizione

E così a Monte Sole, per il primo 25 aprile del governo Meloni, gli interventi istituzionali saranno riservati a Valter Cardi, presidente del comitato Onoranze Caduti di Marzabotto e alla stessa Cuppi, mentre gli oratori scelti saranno il giornalista Marco Damilano e il medico soccorritore a Cutro Orlando Amodeo. Presupposti politici, quindi, per invitare quest'anno esponenti da Roma non c'erano, perché “chi viene a fare l’oratore ufficiale - sottolinea Cuppi - deve difendere i valori dell’antifascismo e del 25 aprile”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

25 aprile, Marzabotto chiude le porte al governo: "Chi viene deve difendere l'antifascismo"

BolognaToday è in caricamento