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Rimborsi chilometrici truccati: Vecchi accusato. I Grillini: “Si dimetta”

Alberto Vecchi accusato di truffa per i rimborsi chilometrici "gonfiati" dalla residenza a Porretta Terme: "Spendo più in carburante di quanto guadagno". M5S chiede le dimissioni, ma non è il solo

Continua la caccia ai rimborsi chilometrici “gonfiati” fra le poltrone della Regione Emilia Romagna: il consigliere del Pdl Alberto Vecchi, accusato di truffa, si difende: “Ho già prodotto un'ampia documentazione della mia reale presenza: scontrini fatti sul territorio e la benzina. Se occorrerà, in caso di processo, ci sono tante persone che possono testimoniare per me". Intanto il Presidente dell’Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna Matteo Richetti corre ai ripari: abbassa i rimborsi,  congela indennità e fa divieti di cumulo con i vitalizi.

OMBRE SULLA RESIDENZA A PORRETTA. Così il consigliere regionale accusato di truffa per rimborsi ottenuti dichiarando una falsa residenza, respinge ogni ipotesi contro di lui. Si dice pulito e "molto sereno". E spiega di avere nella zona di Porretta Terme "interessi imprenditoriali da tempo. Con conti correnti aperti, precedenti alla residenza", presa nel 2006. Nella frazione di Castelluccio da poco ha acquistato una casa, mentre prima era in affitto. "Io ci sono alla sera tardi, e alla mattina presto", assicura. "Durante il giorno sono in Regione e in giro per tutta la provincia, spendo più di carburante di quanto mi viene rimborsato". Vecchi non accetta che si dica che ha cambiato residenza perché divenuto consigliere regionale: "In precedenza sono stato sette anni consigliere provinciale. Se avessi voluto fare il furbo, avrei preso la residenza prima, anche lì avrei avuto diritto ai rimborsi". "E' un momento un po' particolare: c'é l'inchiesta su Errani, quelle sulla Lega, il consigliere del Pd di Piacenza Carini indagato. Noi del Pdl - conclude - ci chiedevamo come mai non ci diceva nulla nessuno".

IL M5S SPINGE PER LE DIMISSIONI DI VECCHI. I due consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Giovanni Favia e Andrea Defranceschi hanno chiesto che Alberto Vecchi dia le dimissioni da consigliere regionale del Pdl, per il quale è stato chiesto il rinvio a giudizio per truffa aggravata imputandogli una falsa residenza per incassare più rimborsi chilometrici. Giovanni Favia ha anche esortato il Pd "a prendere provvedimenti e a chiedere pure le dimissioni di Vecchi. Si esprima il capogruppo in Regione, Marco Monari". Anche secondo Andrea Defranceschi "Vecchi non dovrebbe restare consigliere regionale, per rispetto dell'istituzione". "Con Vecchi - ha aggiunto Favia - sono quattro i consiglieri regionali al centro di indagini della magistratura, ci sono anche tre esponenti del Pd: Marco Carini per vicende di sanità piacentina, Stefano Bonaccini per un chiosco modenese e Vasco Errani per la cantina imolese della cooperativa allora presieduta dal fratello Giovanni".

TAGLI E CONTROLLI IN REGIONE. Taglio netto dei rimborsi chilometrici (dagli attuali 0,81 a 0,50 centesimi a chilometro), revisione del meccanismo per ottenerli, dietro puntuale presentazione di pezze d’appoggio certe, congelamento delle indennità dei consiglieri regionali per tutta la legislatura e divieto di cumulo fra vitalizio e altre indennità pubbliche. Inoltre, un altro milione di euro restituito a giugno alla Giunta, frutto di ulteriori risparmi nel bilancio dell’Assemblea e destinato a politiche anti-crisi a favore dei giovani e dell’occupazione. Il presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, Matteo Richetti, non ci sta (“in questi giorni ho letto di tutto”) e mette sul tavolo le sue proposte e decisioni.

AL VIA LA RIFORMA ANTI-FURBETTO. La riforma del meccanismo di assegnazione è già partita nel marzo 2011, come fa sapere Richetti, con una fase di sperimentazione e prevede il rimborso fino a un massimo di 12 volte al mese e con presenze dei consiglieri certificate dall’utilizzo di badge magnetici (mentre in precedenza veniva concesso a forfait fino a 16 volte al mese, 32 considerando andata e ritorno): un meccanismo, quello attuale, che ha portato a un risparmio di spesa del 10% nell’ultimo anno.

DA 0,81 A 0,50. Il Presidente dell’Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna spiega che “Sulla carta i rimborsi sono fissati a 0,81 centesimi a chilometro, ma poiché vengono riconosciuti fino a un massimo di 12 presenze mensili e tali presenze sono sempre di più, il rimborso medio effettivo calcolato sulle presenze reali dei consiglieri è inferiore rispetto ai 0,81 centesimi nominali. Detto questo, e finita la sperimentazione di un anno del nuovo meccanismo, che aveva l’obiettivo di ridurre la spesa per l’Assemblea, traguardo centrato, le regole attuali si prestano a rilievi non campati in aria. Per questo al prossimo Ufficio di Presidenza proporrò una modifica del regolamento sui rimborsi che abbia un effetto immediato: la riduzione del rimborso concesso da 0,81 a 0,50 centesimi al chilometro, corrispondente, tabelle Aci alla mano, al rimborso per l’utilizzo di un’auto di media cilindrata. Rivedremo anche il sistema di concessione del rimborso: per averlo serviranno pezze d’appoggio che dimostrino il reale uso della macchina, oltre, ovviamente, all’effettiva presenza del consigliere in Assemblea”.

RIFORMA NON SOLO SUI RIMBORSI CHILOMETRICI. Non solo rimborsi, però. “Il mio auspicio, la mia richiesta - prosegue Richetti - è che il Consiglio voglia al più presto mettere a punto un testo unico di riordino sul trattamento economico dei consiglieri e il funzionamento dell’Assemblea, che fissi tre elementi: indennità congelate fino alla fine della legislatura e non superiori al 65% di quelle dei parlamentari (e quindi a 3 mila euro); fondo unico dei gruppi e conseguente razionalizzazione delle spese; divieto di cumulo del vitalizio con altre indennità pubbliche”. “Si tratta di settori - sottolinea il presidente dell’Assemblea - sui quali comunque non siamo rimasti con le mani in mano. Voglio infatti ricordare che da inizio legislatura abbiamo ridotto del 30% le indennità di consiglieri regionali (l’ultimo taglio, del 10%, è scattato da gennaio scorso), che abbiamo tagliato il bilancio di 6 milioni di euro in due anni e che ci apprestiamo a restituire un milione di euro alla Giunta, a giugno, da destinare a misure anti-crisi e per l’occupazione giovanile. Intendo dunque completare quell’operazione trasparenza che ci ha portato a mettere online sul portale dell’Assemblea tutti i dati possibili, dalle indennità ai budget dei gruppi consiliari, fino alla composizione degli staff e agli organici, per un’operazione di verità che però sia davvero tale, mentre invece apprendo di tripli rimborsi a favore dei consiglieri regionali… Ci tengo invece a ribadire che le indennità dei consiglieri dell’Emilia-Romagna sono fra le più basse in Italia, se non le più basse in assoluto: 5.348 euro (3.071,43 quale indennità di carica più 2.277,02 di rimborsi per l’attività politica)”.
 

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