rotate-mobile
Politica

Prati di Caprara, Frascaroli: "Troppe persone in un unico luogo"

Il giorno dopo l'episodio violento fra due connazionali all'interno del centro di accoglienza la Frascaroli riconferma perplessità: "Doveva essere solo per fase emergenziale"

L'assessore Amelia Frascaroli, in risposta all'episodio che ha visto ieri un accoltellamento per pochi euro si è espressa con una nota stampa: "In  relazione  all'episodio  in  cui  sono stati coinvolti alcuni profughi ospiti  del  Centro  di  accoglienza  dei Prati  di Caprara vi sono alcuni aspetti  che  si intende far rilevare. Sono 214 i migranti presenti ad oggi nelle  5  strutture  cittadine  che  la protezione civile ha utilizzato per l'accoglienza  di  emergenza  che  avrà  termine  soltanto  il  prossimo 31 dicembre. Nella provincia i migranti sono complessivamente 370. Sono  ben rappresentate dagli articoli di stampa i problemi posti da questo tipo di accoglienza: l'incertezza riguardo al futuro, la richiesta di asilo a  cui  sono  stati  quasi  costretti come unica possibilità prevista dallo Stato  per non lasciarli irregolari, senza che da subito fosse compiuta una scelta  chiara  di  riconoscere  loro  permessi  umanitari per gli evidenti motivi che hanno determinato la loro fuga, forzata, dalla Libia in guerra.

L'Amministrazione comunale, appena insediata, si preoccupò fino dall'estate del  2011 di rappresentare alla Regione le proprie perplessità sulla scelta di  concentrare  un  numero  così  rilevante  di  persone,  peraltro  tutte provenienti  dallo  stesso paese, in un unico luogo (l'ex caserma dei Prati di  Caprara). In ogni caso, se tale scelta ha trovato una sua ragione nella prima  fase  emergenziale,  peraltro  egregiamente  gestita  da Croce Rossa Italiana, oggi è il momento di superare situazioni di questo tipo e attuare soluzioni  che  facilitino  i  percorsi  di  integrazione  degli ospiti, ad esempio  attraverso la dislocazione in ambiti di accoglienza più contenuti. Siamo  certi  che la Regione saprà intervenire in questa direzione entro il 31  dicembre 2012, data in cui cesserà la disponibilità dei fondi stanziati dal governo per l'emergenza e di cui la Regione è Ente attuatore.

Il Comune  ha   presentato  come  capofila  un  progetto,  a  valere  su finanziamenti  del  Fondo  Europeo  per i rifugiati, che coinvolge tutta la rete   provinciale,  per  reperire  risorse  che  possano  contribuire  al superamento  dell'emergenza  per  entrare  in  una fase di ordinarietà e di integrazione.  Se finanziato garantirà a 30 persone richiedenti o rifugiate percorsi di avvio al lavoro e a 20 l'avvio a soluzioni abitative autonome".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Prati di Caprara, Frascaroli: "Troppe persone in un unico luogo"

BolognaToday è in caricamento