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Grillo "peggio dei vecchi partiti": Favia e Salsi messi alla porta

Ancora una volta i "grillini" fanno notizia da Bologna: è fresca la notizia dell'espulsione dal M5S dei consiglieri Giovanni Favia e Federica Salsi: "Fuori chi si pone problemi di democrazia all'interno del movimento"

Beppe Grillo, deus ex machina del Movimento 5 Stelle, ha espulso i bolognesi Federica Salsi e Giovanni Favia, già protagonisti di vicende che hanno messo in dubbio alcuni "meccanismi interni" al movimento. I due consiglieri in Comune e in Regione hanno infatti ricevuto una lettera dal suo legale, contemporaneamente alla pubblicazione sul blog del comico di una frase chiarificatrice “Chi si pone i problemi della democrazia all'interno del Movimento se ne va fuori dalle palle”.

L'INTERVISTA ESCLUSIVA ALLA SALSI: SERENA NONOSTANTE L'ESPULSIONE. E' ancora il giornalista Antonio Amorosi a divulgare un'intervista alla Salsi sul suo sito: "Ho ricevuto la lettera e non posso più utilizzare il simbolo del M5S, quindi non è solo un annuncio quello citato, ma si è già passati ai fatti. Cosa farò adesso? Porterò avanti il mio mandato, visto che il compito mi è stato dato dai cittadini, se non posso più usare il logo, pace, ho un programma da rispettare. Tutta questa vicenda mi ha dato consapevolezza sui meccanismi del movimento, prima conoscevo solo una dinamica locale, più indipendente".

Già attaccata settimane fa per aver partecipato a Ballarò (per Grillo alla ricerca del suo Punto G) la Salsi, consigliera comunale a Bologna, ha poi ricevuto minacce di morte e non ha potuto contare sui colleghi e compagni di movimento Massimo Bugani e Marco Piazza. "Tutti i suoi dubbi sulla mancanza di democrazia all'interno del Movimento 5 Stelle diventano certezze". anticipa Amorosi presentanto il contributo esclusivo nel quale in poco meno di 6 minuti Federica Salsi spiega ad Affaritaliani i retroscena di quanto accaduto: “Il dissenso non è concepito all'interno del Movimento - commenta - Paradossalmente i partiti, con tutti i disastri che hanno arrecato a questo Paese, sono più controllabili dai cittadini di quanto lo siano Grillo e Casaleggio”. 

IN PARLAMENTO L'IMPRESA GRILLO-CASALEGGIO? Quando Amorosi le chiede "Quali le conseguenze di mandare in Parlamento persone completamente in pugno a un Grillo sempre più violento e a un impresa privata, la Casaleggio Associati?" La risposta arriva così: “Non emerge un progetto politico ma uno slogan elettorale. Viene il dubbio se non via sia la volontà solo di aumentare il volume di affari del blog di Beppe”.

SOLIDARIETA' DEL COLLEGA LO GIUDICE. "E’ impressionante il disprezzo di qualunque principio basilare di democrazia contenuto nel proclama autoritario di Grillo e nella conseguente espulsione di Salsi e Favia. A Federica Salsi, nostra collega in Consiglio comunale, va la nostra particolare solidarietà per un’espulsione motivata esclusivamente da un dissenso politico con il Grande Capo". Questo il commento del consigliere PD Sergio Lo Giudice.

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