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Favia: “Grillo non è padrone del M5S. Muro fra me e lui”

Giovanni Favia, durante un'intervista radiofonica, ha spiegato i contrasti con il leader del Movimento 5 Stelle: "Con o senza la sua fiducia porto avanti la mia battaglia"

Il consigliere regionale dell'Emilia-Romagna Giovanni Favia, che non gode più della fiducia di Beppe Grillo ma che non è stato allontanato dal Movimento 5 Stelle ha rilasciato un’intervista a Radio24 nella quale spiega cosa non condividono lui e il suo leader, che dopo la “gaffe” del fuorionda sembra aver alzato un muro nei suoi confronti.

“Il tema non è Favia che pone dei problemi di democrazia, ma è che ci sono moltissime persone nel movimento che hanno voglia di capire come saranno queste dinamiche. Purtroppo si è alzato un muro da parte di Beppe Grillo e dello staff e non posso farci nulla - precisa - io continuo il mio lavoro in Regione con lo stesso impegno di prima". E aggiunge: "Sotto un profilo politico, che io abbia o meno la fiducia di Beppe Grillo, non cambia in alcun modo il fatto che io possa portare avanti la bandiera del M5S e soprattutto la mia battaglia al servizio dei cittadini in Regione.

Beppe Grillo è padrone del logo, ma non è padrone del movimento – conclude Favia - Il movimento l'abbiamo creato mattone su mattone sul territorio, io sono stato eletto da una lista civica. Nonostante Beppe Grillo mi indicò come candidato presidente, io feci comunque le primarie nella nostra regione. Sono stato scelto e votato dai cittadini e quindi rispetto il mio impegno con loro". Ma la questione, sottolinea, non è Favia, sono i tanti nel M5S che chiedono strumenti di democrazia interna a livello nazionale e che non vanno delusi: "Se noi sbagliamo le elezioni per il Parlamento - avverte - non ci sarà una seconda chiamata. Come abbiamo aumentato i voti velocemente, così li possiamo perdere".
 

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