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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Bufera Lega, Pdl: “Per Bologna un'alternativa alla sinistra, forte e compatta”

Riflessioni e commenti sui rimborsi. Dalla Lega nessun aggiornamento, parlano Pdl e Idv. Lisei: "Il Carroccio ha dimostrato la fragilità di un sistema sbagliato. Bene le scuse, ma non sufficienti"

I conti non tornano. Anche il Consiglio Europeo ha bocciato il sistema di rimborso ai partiti sulla cui opacità abbiamo avuto alcune conferme di recente, con lo scandalo che ha coinvolto la Margherita e la Lega Nord. La bufera ha investito anche a Bologna e mentre i leghisti locali commentano i fatti sul web, soprattutto sul profilo di Manes Bernardini (Vedere Umberto Bossi parlare tra cori confusi e urla fa male. Però io credo che tante cose sono ingigantite, ma altrettante sono vere, quindi il problema doveva venir fuori…) i nostri politici dichiarano le loro posizioni a riguardo.

MARCO LISEI, PDL: “ATTENZIONE AGLI SCAMBI DI FAVORE”. Ma cosa pensa il Pdl locale della bufera sui conti del Carroccio e del sistema di rimborso ai partiti? Marco Lisei, consigliere a Bologna dice: “Per quanto mi riguarda ritengo che quanto emerso dal caso Lega Nord e dal caso Margherita imponga un intervento urgente e incisivo. La proposta presentata da Angelino Alfano è condivisibile, nel senso che occorre garantire trasparenza mediante pubblicazione dei bilanci, un controllo eventualmente esercitato attraverso istituti terzi (revisori dei conti) e comunque che garantisca che i soldi provenienti dalle casse dello stato siano destinati alla funzione per la quale sono preposti. Abolire il finanziamento sarebbe sbagliato perché se è vero che i partiti e la democrazia hanno un costo, così facendo gli si obbligherebbe a bussare alla porta di privati finanziatori con evidenti rischi di consociativismo e scambi di favori. I rimborsi però devono essere ridotto alla media europea e si può introdurre una devoluzione volontaria aggiuntiva mediante il 5 per mille”.

SULLA LEGA: FRAGILITA’ DI UN SISTEMA SBAGLIATO. “Il caso della Lega ha dimostrato le fragilità di un sistema sbagliato – prosegue Lisei -  E' certamente apprezzabile il comportamento di Renzo Bossi , frutto non solo di una scelta personale, ma di una evidente strategia politica dettata dal partito. Purtroppo però non tutto si cancella e le scuse non sono sempre sufficienti. Sono uno spettatore dispiaciuto che assiste alla situazione che si sta creando a livello locale e che mostra un partito fortemente fomentato da divisioni personali. A prescindere dai fatti che emergeranno e sui quali non ho nessun titolo per attribuire veridicità o meno, credo che sia interesse della Città che ci sia un partito alternativo alla sinistra forte e compatto”.

IDV: FINANZIAMENTI MASCHERATI DA RIMBORSI. Anche Liana Barbati, capogruppo Idv in Regione Emilia-Romagna dice la sua a proposito dei rimborsi: “Come Italia dei Valori riteniamo apprezzabile la posizione assunta da Matteo Richetti sui finanziamenti pubblici ai partiti, considerati dal presidente dell’Assemblea legislativa regionale come un uso sconsiderato, e a volte criminale di denaro pubblico. Non era comunque necessario arrivare agli scandali di Belsito e Lusi – continua la dipietrista - per capire che il finanziamento pubblico ai partiti mascherato da rimborso elettorale costituisce da sempre una delle principali cause della corruzione e del degrado della politica italiana. Nel febbraio 2006, ci teniamo a ricordare che l’Italia dei Valori non era ancora rappresentata in Parlamento, mentre tutte le altre forze politiche – Forza Italia, An, Udc, Ds, Dl e partiti minori – votarono compatte la legge vergogna che non solo raddoppiava i rimborsi elettorali, ma li estendeva anche alle legislature sciolte e ai partiti morti, oltre ad alzare a 50 mila euro la soglia dei contributi anonimi”.

DALLE PAROLE AI FATTI. “L’Idv è pronta a passare dalle parole ai fatti per contrastare questo ingiustificabile regalo alla partitocrazia tramite due strumenti principali: il referendum e la legge d’iniziativa popolare. A breve attiveremo una capillare raccolta firme con banchetti sparsi sul territorio per raggiungere, ancora una volta, l’obiettivo che ci siamo prefissati” Conclude Barbati.

DANIELE CARELLA: LADRO ANCHE CHI VEDE E NON DICE. Un altro Pidiellino che non esita a dire la sua è Daniele Carella, che utilizza Facebook come strumento di comunicazione: “A proposito di quello che si sta ufficialmente e pubblicamente "scoprendo" in giro in giro per Partiti, dico che a me hanno insegnato che: 1) Ladro è colui che si appropria di valori altrui; 2) Ladro è anche colui che regge il sacco al primo affinché si metta dentro quanto rubato di cui magari beneficerà in parte; 3) Ladro però è pure colui che assiste e niente dice e/o denuncia che "si sa mai che non mi arrivi un vantaggio anche per me"; Punto! Vero anche che, per quanto mi riguarda, è valido e occorrerebbe praticare sempre il "chi è senza peccato scagli la prima pietra". Invece le poiane volano basso ovunque! Mala tempora currunt”.

RIMBORSI IN ITALIA, BOCCIATI ANCHE DAL CONSIGLIO EUROPEO. Anche il Consiglio d'Europa ha definito il sistema italiano del finanziamento ai partiti una macchina che non funziona, una parte di legislazione carente e non controllata a sufficienza. Il rapporto redatto, che è il frutto di un sopralluogo, esamina il periodo fra il 1994 e il 2008 e giunge a una sola conclusione: un problema urgente che ve risolto con maggiori controlli, esterni al partito stesso. Dai dati raccolti nel periodo di riferimento i partiti hanno speso 570 milioni di euro, ma hanno ricevuto rimborsi per 2,25 miliardi di euro.
 

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