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Sciopero della fame in Piazza Re Enzo: “Merola come il podestà”

Dopo l'irruzione a Palazzo d'Accursio del 24 ottobre, USB, Unione Sindacati di Base porta in piazza la protesta e una raccolta firme contro Virginio Merola: "E' fascista" dicono

Bologna Today intervista due rappresentanti sindacali USB, Calogero Visconti e Fabio Peretta, in sciopero della fame in Piazza Re Enzo. Accampati in un gazebo raccolgono firme per tornare al tavolo delle trattative e battersi contro l’estromissione firmata dal Sindaco di Bologna.

Quindi avete scelto di portare la protesta dal Comune alla Piazza…
E’ una forma e una richiesta democratica, al contrario della condotta di Virginio Merola che ha disdetto l’accordo sulle relazioni sindacali con USB, il sindacato più rappresentativo dei lavoratori in ambito comunale.

USB in sciopero della fame in Piazza

Qual è secondo voi il motivo della disdetta?
Ci giudica dei violenti solo perché chiediamo trasparenza e approfondimenti su alcuni temi importanti, come ad esempio il caso di legionella in Comune, i tagli agli stipendi dei dipendenti comunali e la privatizzazione di alcuni settori del welfare. In tal senso abbiamo anche interpellato l’Assessore Frascaroli che ha affermato di non saperne nulla. Il motivo reale? Tenta di tapparci la bocca per non vedersi contestate le scelte a sostegno dei poteri forti della città, privati, cooperative, talvolta false, e chiesa. La sua è sola propaganda.

Cosa chiedete con la raccolta firme?
Di revocare la disdetta dell’accordo sulle relazioni sindacali USB da parte del Sindaco e non essere esclusi dai tavoli di discussione con un atteggiamento da fascista.

Non è una definizione un po’ forte?
Come definirebbe un amministratore che rifiuta il confronto e il dissenso e prende un’iniziativa non condivisa da altri organi comunali? Cofferati nel 2006 ci ha riconosciuto, come organizzazione sindacale indipendente, il  ruolo di interlocutori con il governo della città. Non le piace fascista? Allora da podestà!

 

In riferimento a questo articolo, in data 28.10.2011 la federazione bolognese dell'Unione sindacale di base ci richiede una rettifica relativa all'uso dell'epiteto fascista.
Queste le parole dell'Usb
"La Usb nel contestare la disdetta unilaterale del protocollo delle relazioni sindacali, ritiene che il Sindaco Virgilio Merola non possa comportarsi come un Podestà con un atteggiamento autoritario e antidemocratico, cosa ben diversa dal definirlo come un fascista, definizione assolutamente lontana dai fatti e dalle nostre posizioni".
La redazione di BolognaToday, pur accettando e pubblicando le parole di Usb, ribadisce di aver chiesto conto ai delegati presenti in piazza, del termine fascista usato in riferimento a Merola nella domanda precedente. La risposta è stata quella riportata nel pezzo qui sopra. Una risposta che, a nostro avviso, non è troppo dissimile dalla rettifica richiesta da Usb.  
 

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