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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Scandalo immobiliare: On.Alessandri “pizzicato” dalle Iene

Tassista romano denuncia di aver venduto una casa al Segretario Nazionale della Lega Nord Emilia, ma di dover ancora avere 57.500 mila euro da lui. Il leghista smentisce: "Solo falsità". Aperte le vie legali

Alle telecamere delle Iene il tassista romano Marcello Martellacci racconta di aver venduto una casa a Roma al Segretario Nazionale della Lega Nord Emilia, onorevole Angelo Alessandri, ma di dover ancora avere 57.500 mila euro da lui. Il leghista, che qualche giorno fa aveva annunciato un’interrogazione parlamentare sul Civis di Bologna, si è ritrovato Paolo Calabrese a un convegno, a chiedere spiegazioni sulla vicenda e oggi, a 24 ore dalla messa in onda, annuncia di voler procedere per vie legali.

L’ASSEGNO SCOPERTO E IL COMODATO D’USO GRATUITO. Secondo il racconto del tassista, nel 2008 l’onorevole e la sua compagna decidono di comprare casa a Roma e si rivolgono a un’agenzia immobiliare. L’appartamento di Martellacci piace a entrambi e lasciano un acconto di 5 mila euro, ma il giorno del rogito “Non si presentano – spiega il tassista – e mandano tale Bruno Bosadelli che consegna loro un assegno scoperto”. A oggi, l’uomo dice di dover ricevere da Alessandri, che nel frattempo ha occupato la casa con comodato d’uso gratuito, ancora oltre 57 mila euro.

IL COMUNICATO INTEGRALE. A 24 ore dalla messa in onda del servizio arriva un comunicato stampa di smentita dall’Onorevole Alessandri: “A seguito del servizio che mi riguarda e che è andato in onda nella giornata di ieri all’interno del programma Le Iene ritengo doveroso chiarire che la ricostruzione della vicenda a cui si fa riferimento non corrisponde alla realtà dei fatti in quanto tutti gli adempimenti contrattuali, ivi compreso il pagamento integrale del valore dell’immobile in questione, sono stati rispettati, potendolo dimostrare in qualsiasi sede.
Le molte falsità e le ricostruzioni fantasiose su cui si basa il servizi risultano in contrasto con le regole etiche per una corretta informazione, dal momento che non sono state fatte le opportune verifiche sulla verità dei fatti e delle fonti. Tali verifiche avrebbero infatti dimostrato esattamente il contrario di quanto alluso nel servizio costruito con l’unico scopo di trasmettere un messaggio distorto, diffamatorio e quindi altamente lesivo della mia persona.
Il sottoscritto ha pagato ogni singolo centesimo dell’appartamento in questione e ritiene oltraggioso questo tipo di giornalismo lontano dalla ricerca dell’obiettività dell’informazione.
Pertanto mi vedo costretto sin da subito ad agire per vie legali in ogni sede nei confronti di chi ha dato, o darà, adito a tali mistificazioni, al fine di tutelare la tranquillità della mia famiglia, la mia immagine e la mia reputazione che si è cercato di infangare in maniera subdola e falsa. Diffido ogni altro organo di stampa a dare credito alla ricostruzione di tale servizio e a diffondere ulteriormente tali falsità”.


 

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