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Amnistia: 4 giorni di sciopero della fame e di silenzio a Bologna

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BolognaToday

Ancora una volta Marco Pannella richiama la politica su ciò che definisce "la più grande questione istituzionale e sociale del nostro Paese", cioè lo stato della Giustizia civile e penale.
Non sono più solo i detenuti e i loro familiari, i direttori, gli agenti di polizia penitenziaria, gli psicologi, gli educatori, il personale sanitario e amministrativo, le associazioni che di carcere si occupano da anni, i volontari e i cappellani a condividere l'ennesimo allarme lanciato da Pannella.
Ora c'è una lettera aperta al Presidente della Repubblica promossa dal Prof. Andrea Pugiotto e sottoscritta da oltre cento professori ordinari di Diritto Costituzionale, di diritto Penale e di Procedura Penale. Si tratta di uno straordinario documento culturale, scientifico e politico che chiede al Presidente di farsi forte di una sua prerogativa prevista dal comma 2, art. 87 della nostra Costituzione: il messaggio alle Camere, per favorire un processo deliberativo in Parlamento attraverso la formalizzazione delle sue preoccupazioni istituzionali e costituzionali così puntualmente ed efficacemente manifestate in occasione del convegno "Giustizia! In nome della Legge e del popolo sovrano" svoltosi un anno fa grazie all'invito e all'ospitalità del Presidente del Senato, Renato Schifani.
Questa straordinaria mobilitazione del mondo scientifico rende chiaro il senso dell'urgenza necessaria e possibile per la battaglia per la grande Riforma della Giustizia, riforma strutturale che può essere realizzata, su tutti i fronti, con la proposta di un'amnistia, affinché le strutture esistenti - immediatamente e dopo trent'anni - fuoriescano dalla condizione criminale rispetto alla nostra Costituzione, rispetto alla giurisdizione europea e rispetto alla coscienza civile del nostro Paese.

L'associazione Radicali Bologna è mobilitata dal 18 al 21 luglio per diffondere e raccogliere adesioni alla lettera/appello dei costituzionalisti al Presidente della Repubblica (testo integrale sul sito amnistiasubito.it.);  condurre uno sciopero della fame e di silenzio (per aderire scrivere a radicalibologna@yahoo.it); manifestare venerdì 20 luglio alle ore 21.00 in piazza Nettuno "bini silenzio e in raccoglimento", riproponendo l'iniziativa del lancio delle lampade in commemorazione dei 55 detenuti deceduti in carcere nel 2012.

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