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Faida a 5 Stelle, i grillini Cabassi e Bugani si scontrano: "Le opinioni vanno espresse"

Archiviata anche la vicenda Gambaro i "grillini" bolognesi tornano sulle pagine dei giornali: il responsabile dell'assemblea cittadina Cabassi chiede risposte a Bugani"

Dopo l'espulsione della bolognese grillina Adele Gambaro, ecco un altro capitolo della storia politica del Movimento 5 Stelle bolognese. E' scontro aperto infatti fra Cabassi e Bugani: la nuova puntata della 'faida' politica tra 'ribelli' e fedelissimi a Grillo che ha già visto Giovanni Favia, Federica Salsi e Adele Gambaro, riguarda il responsabile dell'assemblea cittadina dei 'grillini' Andrea Cabassi e il capogruppo in Comune Massimo Bugani, figura vicinissima al leader.

LE CINQUE DOMANDE DI CABASSI A BUGANI. Cabassi, dopo giorni di polemiche incrociate a mezzo stampa, ha rivolto cinque domande a Bugani, invitandolo a un confronto aperto in assemblea: "Ma se per qualche oscura ragione tu decidessi di disattendere l'impegno di lealtà verso il regolamento che hai scritto e sottoscritto, e di non onorare quell'impegno di trasparenza con verifiche semestrali che hai preso con chi ti ha votato, non saremo noi ad essere estranei allo spirito e ai principi del movimento, ma sarai tu che avrai deciso di allontanarti dai valori che abbiamo condiviso per tanti anni", scrive Cabassi rivolgendosi a Bugani, sottolineando che "le questioni inerenti la democrazia interna di un'organizzazione politica non sono secondarie all'operato svolto in Comune e i bolognesi devono sapere la tua opinione anche su queste questioni".

5 Domande a Massimo Bugani

Caro Massimo,

ti scrivo come rappresentante di un gruppo di cittadini di Bologna che sono attivisti del movimento cinque stelle e membri di una assemblea che ti ha espresso come candidato sindaco attraverso democratiche votazioni. Una assemblea che ha poi raccolto le firme per la tua candidatura, ha sostenuto la tua candidatura col voto e con l'impegno attivo in campagna elettorale, ha sostenuto il tuo operato in tante battaglie civili tra cui spicca quella contro lo sciagurato "People Mover".

Ciò nonostante, oggi le agenzie di stampa ti attribuiscono la frase "Non esiste un'assemblea sovrana, il Movimento non ce l'ha. Se si pensa che ci sia, vuol dire che non si è capito niente del M5s. Io non ho nessun dovere o obbligo nei confronti di quel ristrettissimo gruppo di persone, che non è legittimato a parlare a nome del Movimento". Se questo virgolettato è una invenzione mediatica a cui darai pubblica smentita, la cosa non potrà che farci piacere. Ma se si dovesse confermare questa tua esternazione, vorremmo farti alcune domande.

1 - Perché dici che l'assemblea bolognese del Movimento Cinque Stelle non è sovrana, quando è stata proprio l'assemblea a decidere nella sua sovranità che tu avresti rappresentato il M5S di Bo nelle elezioni amministrative? Ti ricordiamo che i bolognesi non hanno scritto il tuo nome e cognome sulla scheda elettorale (al contrario di Piazza). Le uniche tue preferenze sono quelle che hai preso dall’Assemblea. Nominarti candidato sindaco non è stato forse un esercizio di sovranità? Qual è il momento tra la campagna elettorale per le amministrative e oggi in cui questa sovranità si è persa?

2 - In campagna elettorale hai detto che "ogni sei mesi rimettiamo il nostro mandato nelle mani dei cittadini che ci hanno votato, noi saremo ogni sei mesi davanti a voi a chiedere se quello che abbiamo fatto vi è piaciuto o no". [Il video è su https://youtu.be/dAhvLObS6I4?t=9m25s ] Decidere di rinnovare o recidere il patto di fiducia con un amministratore locale non è forse un esercizio di sovranità?

3 - Se non riconosci alcun ruolo all'assemblea, perché hai partecipato alle votazioni per il rinnovo degli incarichi organizzativi all'interno dell'assemblea? Il tuo voto non è stato un esercizio di sovranità?

4 - Se oggi non riconosci come vincolante il regolamento dell'assemblea, redatto e sottoscritto tra l'altro anche dal tuo validissimo collega Marco Piazza, perché ieri hai contribuito alla sua stesura, lo hai sottoscritto e lo hai accettato come valido? C'eri anche tu quando Piazza e tanti altri responsabili di assemblea rimarcavano la sovranità dell'assemblea locale degli attivisti come principio guida di tutti i processi decisionali a livello cittadino?

5 - In poche parole, perché quello che sostenevi prima di essere candidato ed eletto ci sembra "leggermente" diverso da quello che le agenzie ti attribuiscono oggi?

Siamo sicuri che a breve potremo risolvere tutti questi interrogativi grazie al confronto in quell'assemblea di cui ti sei impegnato a rispettare le regole, e grazie alla verifica semestrale sul tuo operato che ti sei formalmente impegnato a realizzare in campagna elettorale.

Ma se per qualche oscura ragione tu decidessi di disattendere l'impegno di lealtà verso il regolamento che hai scritto e sottoscritto, e di non onorare quell'impegno di trasparenza con verifiche semestrali che hai preso con chi ti ha votato, non saremo noi ad essere estranei allo spirito e ai principi del movimento, ma sarai tu che avrai deciso di allontanarti dai valori che abbiamo condiviso per tanti anni, e che ci hanno aiutato a costruire quella fiducia su cui si è basato il tuo successo elettorale, che non è mai stato un successo individuale, ma è stato da sempre il successo di una comunità di cittadini attivi di cui tu sei al tempo stesso rappresentante e dipendente.
Le questioni inerenti la democrazia interna di un organizzazione politica non sono secondarie all’operato svolto in Comune e i bolognesi devono sapere la tua opinione anche su queste questioni.

Ti ricordo una frase di Beppe"chi rispetta le regole vale 1 chi non le rispetta vale zero".Sempre Beppe ultimamente ha ribadito l'importanza delle assemblee locali e ha sempre incoraggiato a organizzarsi nel territorio in maniera autonoma.

Ti salutiamo sperando che le polemiche a mezzo stampa possano essere al più presto sostituite da un confronto sereno e costruttivo in assemblea, e ti lascio due link che ti ricorderanno di come eravamo, come siamo, e spero come saremo.

Il Movimento 5 stelle è nato per rivoluzionare pacificamente questo paese,partendo proprio da quei valori di coerenza,lealtà e correttezza che sono stati dimenticati negli ultimi decenni e questo disinteresse ci ha portato alla situazione che stiamo vivendo oggi.

La credibilità presso i cittadini si ottiene rispettando questi valori ,noi non possiamo cadere in contraddizione come i partiti o non saremo considerati diversi dagli altri.

"Come due più due farà sempre 4 e mai 5 e come il blu e il giallo daranno sempre il verde e non il rosa o il marrone. E'matematico"(A. Pazienza)

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