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Giunta: lo scontro non si sana, Merola caccia l'assessore Ronchi

Poche righe per spiegare la decisione motivata dal venire meno del "rapporto di fiducia indispensabile  per continuare la collaborazione". Le deleghe all'assessore alla cultura rimarranno in capo al Sindaco".

"Se un assessore, che è nominato dal Sindaco, dichiara che il suo Sindaco è mal consigliato, che non condivide le sue decisioni e le contrasta pubblicamente, viene  meno il rapporto di  fiducia  indispensabile  per continuare la collaborazione. Per questo, come Sindaco,  con  vero dispiacere personale, ho firmato la revoca  della nomina e delle attribuzioni di deleghe assessorili ad Alberto Ronchi. Tali deleghe rimarranno in capo al Sindaco".

Così Virginio Merola rende nota la revoca della nomina all'assessore alla cultura Alberto Ronchi, un rapporto incrinato e, evidentemente, definitivamente rotto sul caso Atlantide, il centro sociale sotto sfratto in Porta Santo Stefano.  Il Partito Democratico, dal canto suo, fa sapere di condividere "la scelta di Virginio Merola di ritirare le deleghe finora attribuite allo stesso Ronchi". 

Ronchi aveva accusato il PD di voler tenere "i piedi in due staffe" sui diritti civili. Sul caso Atlantide scricchiola anche la maggioranza in Giunta. Merola "senza presunzione" aveva detto "non c'è nessuno come me che si è esposto per i diritti dei gay. Ma se questo deve diventare che ogni lobby del mondo gay deve avere una corsia privilegiata al di là delle regole, non ci sto". L'espressione era stata definita da Ronchi sullo stile di "Giovanardi", il senatore emiliano NCD che più volte ha attaccato il mondo LGBT, i matrimoni gay e l'adozione. La consigliera Sel Cathy La Torre aveva scritto: "Per la cronaca, se esistesse veramente una lobby gay: avremmo il matrimonio egualitario, io sarei la Sindaca di Bologna", ha poi aggiunto "Alberto Ronchi é un amico ed è stato un ottimo assessore e chi lo mette in discussione non ha chiaro il lavoro svolto sulla Cultura in città! Sono amareggiata e svilita e anche un po' sbatterei la testa al muro! Ma non posso sindacare sul fatto che il rapporto di fiducia fra sindaco e assessore sia venuto meno. Resta invece il punto politico: Atlantide, lo sgombero in assenza di una soluzione alternativa, le parole mal dette dal Sindaco su presunte lobby gay, la mancanza di una volontà politica per trovare una soluzione. Mettiamola così: Atlantide esiste e re(siste) e con essa la questione di trovare una soluzione di buon senso. Caro Sindaco abbassiamo pure i toni ma poi troviamo anche le soluzioni?"

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