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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Bignami: "Liberare Bologna da questo sistema di potere, ecco come vinceremo le elezioni"

Intervista al neo candidato sindaco per il centrodestra Galeazzo Bignami

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BolognaToday

Intervista al neo candidato sindaco per il centrodestra Galeazzo Bignami all'indomani della Festa della Libertà a cui hanno partecipato centinaia di cittadini. "Per vincere bisogna rimanere uniti", è stato l'invito arrivato al termine di una "tre giorni" intensa ed entusiasmante.

La Festa della Libertà incorona Galeazzo Bignami come candidato sindaco. Quale bilancio possiamo tessere all'indomani di questa "tre giorni"?

Intanto abbiamo avuto la conferma che il centrodestra è tutt'altro che finito. Abbiamo dimostrato che ci sono molte energie e soprattutto molte persone che vogliono mettersi in gioco per Bologna. E questo è un aspetto fondamentale. Bologna può permettersi tutto, fuorché un secondo mandato Merola. Ma per mandare a casa questo sistema abbiamo bisogno del contributo di tutti.

Nel corso di questa "tre giorni" sono stati affrontati molti temi concreti e sono state definite anche le priorità per Bologna…

Sono tre le priorità per la nostra Città. In primo luogo, la sicurezza: tanti cittadini denunciano di continuo una situazione di degrado e abbandono che non è più sostenibile. Soprattutto in tanti ci dicono che hanno paura: e dobbiamo mettere in campo ogni sforzo per far sparire la parola "paura" dal vocabolario di Bologna. Poi c'è il tema del taglio della spesa pubblica: abbiamo un bilancio che supera i 500 milioni di euro con costi che vanno assolutamente abbattuti, penso in primo luogo alla necessità di ridurre al minimo la partecipazione in certe società. Infine il tema delle infrastrutture da rilanciare: Bologna è ferma a mezzo secolo fa ed è ora che riprenda a camminare.

Bisogna essere folli per candidarsi a Bologna?

Io dico solo: Bologna nella testa e Bologna nel cuore. Una scelta di comodo sarebbe stata quella di defilarsi e stare a guardare: ma a questo punto, con una Città al limite, con evidenti problemi sul fronte della sicurezza e della legalità, non mettersi a disposizione avrebbe significato essere complici di questo sistema che mira solo a conservare se stesso invece di proteggere i bolognesi e perseguire il bene dei cittadini.

E quale sarà d'ora in avanti il rapporto con le altre forze di centrodestra?

Noi continueremo a ribadirlo: solo uniti possiamo vincere. E per farlo bisogna convergere tutti su un unico candidato mettendo da parte le singole posizioni dei partiti e le ambizioni personali. Noi stiamo facendo il possibile, siamo aperti al dialogo con tutti e non abbiamo mai messo veti. Abbiamo accettato di fare le primarie come ci chiedono altri alleati, ma che non sono condivise da chi pur le chiede a livello nazionale. Stiamo dimostrando di essere il collante del centrodestra, di voler coinvolgere tutti, anche le risorse civiche che si mettono a disposizione. Ma se poi scattano i veti incrociati, noi possiamo solo invitare tutti a risolversi i propri problemi per l'interesse di Bologna.

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