Elezioni, Bonaccini: "Preoccupa destra protezionista e sovranista"
Il presidente della Regione Emilia-Romagna ai microfoni di La7
Stefano Bonaccini (Pd) ribadisce la necessità di "mettere da parte l'idea che ci sono i nemici o i fascisti alle porte, sarebbe un regalo immeritato alla destra, non c'è alcun rischio fascismo".
Invece, quella che si candida a governare l'Italia "è una destra che preoccupa per le ragioni per cui ha usato certe espressioni Mario Draghi: perché è una destra protezionista, isolazionista e sovranista", afferma il presidente della Regione Emilia-Romagna ai microfoni de 'La corsa al voto' su La7.
"Lo dicono i comportamenti - continua Bonaccini - perché in Europa, dovremmo ricordarlo un po' di più agli italiani, se fosse stato per Giorgia Meloni il Pnrr da 200 miliardi all'Italia non sarebbe mai arrivato e anche la Lega in Europa si è comportata così".
E a proposito di Draghi, "se voglio sciare non mi metto i pattini a rotelle", afferma Bonaccini per dire che "se voglio sciare nella scia di quanto ha fatto il governo Draghi, faccio fatica a scegliere la ricetta di chi ha contribuito a farlo cadere. Se fosse stato per Meloni, Draghi non sarebbe mai arrivato e da quando è arrivato l'Italia ha conosciuto la crescita più alta tra i Paesi occidentali e non accadeva da decenni".
Bonaccini, poi, sottolinea che "molti imprenditori non hanno visto certamente di buon occhio il contributo che la Lega e Matteo Salvini hanno dato per mandare a casa il governo Draghi, anzi la quasi totalità di loro di tutto vedeva il bisogno meno che di interrompere la legislatura adesso".
Intanto, alle ultime amministrative la Lega "ha subito una botta molto forte, cercherà legittimamente di recuperare il consenso perduto- aggiunge Bonaccini- ma a me pare che Salvini abbia commesso un errore: ha rincorso troppo Meloni e se rincorri quasi quotidianamente Meloni, come accadde al Pd per una stagione in cui rincorreva molto il M5s, alla fine gli elettori tra la fotocopia e l'originale scelgono l'originale". (Dire)