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Elezioni, Bonaccini non si candida: "Resto qui a lottare per l'Emilia-Romagna"

Le parole del presidente della Regione

Stefano Bonaccini non si candida alle prossime elezioni politiche. "Ci mancherebbe che io mettessi la testa a pensare ad andarmene da qui", afferma il presidente della Regione Emilia-Romagna, questa mattina a margine dei lavori dell'Assemblea legislativa, come riporta l'agenzia Dire.

"Si sta qui, si combatte e si lotta per far ripartire questa Regione - afferma Bonaccini - che, diciamoci la verità, era già ripartita prima e meglio delle altre". In ogni caso, assicura il governatore, "non mancherà il mio pieno sostegno alla campagna elettorale e alle proposte che Enrico Letta ha indicato, facendo anche campagna elettorale" a sostegno del Pd e dei suoi candidati.

Bonaccini, che questa mattina è intervenuto da remoto alla direzione nazionale dem, ribadisce poi che secondo lui quella delle prossime politiche "è una sfida tutt'altro che perduta, come invece sembrano dire i sondaggi, perché tantissimi italiani sono rimasti sorpresi, indignati e scioccati dalla caduta del Governo in un momento così tragico. Peraltro le elezioni erano già convocate per la prossima primavera".

In ogni caso, esorta Bonaccini, "non bisogna mai avere paura delle urne. E penso sia giusto partire da una coalizione che parta da chi ha sostenuto lealmente il Governo Draghi, anche per definire un perimetro europeista, progressista e riformista, secondo i programmi".

Bonaccini: "Noi abbiamo un programma migliore di Giorgia Meloni"

"Non agiterei troppo lo spettro del fascismo". Semmai bisogna dire agli italiani che "devono scegliere noi perché abbiamo un programma migliore di quello di Giorgia Meloni". La raccomandazione arriva dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, questa mattina a margine dei lavori dell'Assemblea legislativa.

Parole che sanciscono una diversità di vedute rispetto al sindaco di Bologna, Matteo Lepore, che proprio ieri ha dichiarato: "In molti ci stanno consigliando di non parlare di fascismo, ma credo che di fascisti dobbiamo parlare. Non vorrei affatto rivedere i fascisti al governo".

Bonaccini invece avverte: "Non agiterei troppo lo spettro del fascismo. Dobbiamo dire agli italiani che devono scegliere noi perché abbiamo un programma migliore di quello di Giorgia Meloni, su temi su cui la destra non ha niente da dire".

Per esempio l'ambiente, cita il governatore, su cui "la destra di solito ha proposte regressive, mentre dobbiamo sapere che la transizione ecologica è decisiva per salvare il pianeta. E da questa regione viene un esempio: il Patto per il Lavoro e per il Clima, il rigassificatore e il parco eolico a Ravenna". Bonaccini elenca poi "il tema dei redditi, dei diritti per una società più aperta, moderna e non paternalistica come vorrebbe invece la destra. E poi il tema della scuola e della sanità pubblica".

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