rotate-mobile
Politica

Leadership PD, Bonaccini non ne vuole sapere: "Non competo con Zingaretti, l'ho votato"

"Posso dare una mano se il partito me lo chiede, il segretario c'è, è in carica" E sul Mes: "Teatrino della politica per prendere tre voti in più, fondi senza condizionalità, un flusso di risorse mai viste"

Il presidente della Regione non ne vuole sapere di competizioni politiche e leadership di partito, almeno per ora. "Il segretario c'è, è in carica e quindi non ho alcuna velleità di dovermi mettere in competizione con lui" ha ribadito Bonaccini questa mattina, ospite di una trasmissione tv.

Quindi si candiderà segretario del Pd? "No - ha risposto- faccio il presidente della Regione Emilia-Romagna, il presidente della Conferenza delle Regioni e sono stato rieletto per altri tre anni presidente del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa. Io faccio questo". Però, aggiunge Bonaccini, "posso dare una mano se il mio partito me lo chiede, per cercare di dare al Pd un'impronta riformista, perchè abbiamo bisogno di un Pd che abbia un'identità ben marcata". E ribadisce: "Che abbia bisogno di alleati ci mancherebbe, ma che non sia subalterno a nessuno".

Anche Zingaretti, è in contemporanea presidente di Regione e segretario del partito: "Si possono fare entrambe le cose, ci mancherebbe- afferma Bonaccini- altrimenti non lo avrei votato" e si oppone anche all'idea di aprire una nuova stagione congressuale nel Pd. "No, assolutamente no- dice Bonaccini- adesso abbiamo bisogno di dare una mano al Governo per fare le scelte giuste. La gestione dell'emergenza è stata positiva, ma questa fase sarà complicata perchè chiudere era più facile che riaprire e dare risposte a chi è in difficoltà. Dobbiamo non sbagliare e la velocità va di pari passo con la giustezza delle proposte", avverte Bonaccini.

Con il segretario Bonaccini condivide la linea sui fondi europei del Mes e rinforza il pressing sul Governo. "Sottoscrivo le parole di Zingaretti dalla prima all'ultima- afferma Bonaccini- basta teatrini della politica, qui ce la siamo cavata grazie a una sanità pubblica e territoriale straordinaria. Ma va implementata. E se dalla Ue ci arrivano 36 miliardi di euro senza condizionalità, che per l'Emilia-Romagna può voler dire tra i due e i tre miliardi di euro, garantisco che qui sappiamo come e dove spenderli: più personale, ospedali migliori, medicina di territorio, assistenza domiciliare, nuove tecnologie" quindi la stoccata "voglio vedere chi nel teatrino della politica, che ormai ha stancato tutti, a partire da me, per prendere tre voti in più alle elezioni possa rinunciare a fondi senza condizionalità, un flusso di risorse mai viste. Ne abbiamo bisogno, perchè servono soldi per la sanità". Bonaccini rileva che anche il governatore della Liguria Giovanni Toti, che guida una coalizione di centrodestra, "è d'accordo su quei fondi". E insiste: "Se ci arrivano quelle risorse, voglio vedere chi avrà il coraggio di dire di no per un posizionamento politico. Abbiamo sempre detto che l'Europa guarda solo all'austerità, oggi che ci da' risorse da spendere non vedo perche' non dovremmo prenderle". Quindi, ribadisce Bonaccini, "da presidente di Regione dico che abbiamo bisogno di quelle risorse e ne abbiamo bisogno presto, anche per far ripartire l'economia". 

Cos'è il Mes

E il Meccanismo europeo di stabilità (MES), detto anche Fondo salva-Stati, è un'organizzazione internazionale a carattere regionale nata come fondo finanziario europeo per la stabilità finanziaria della zona euro. L'assistenza conferita è però sottoposta ad una stretta condizionalità, trattandosi di uno strumento a disposizione dell'Unione economica e monetaria affinché gli Stati si facciano garanti, ovvero adottino le misure necessarie per la stabilità economica, avendo come punto fermo il principio della responsabilità delle finanze pubbliche.
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Leadership PD, Bonaccini non ne vuole sapere: "Non competo con Zingaretti, l'ho votato"

BolognaToday è in caricamento