Bossi dimesso, le reazioni a caldo della Lega Nord: 'Chi sbaglia paghi'

Scossone nella politica, Umberto Bossi segretario della Lega Nord ha rassegnato le proprie dimissioni "irrevocabili" a causa delle indagini sul Tesoriere Francesco Belsito e sul Carroccio. E' avvenuto oggi pomeriggio nel corso del consiglio federale di partito. Secondo indiscrezioni la guida viene affidata ad un 'triumvirato' composto da Maroni, Calderoli e Giorgetti che manterranno l'incarico molto probabilmente fino al congresso.

C'è tensione tra gli esponenti del partito intorno alle Due Torri. Preoccupazione soprattutto per chi si accinge ad andare alle urne il prossima maggio,come Tiziano Quaglia, candidato leghista alle prossime amministrative di Budrio.

Alla domanda come ha preso la notizia, Quaglia non si tira indietro: "Diamo tempo alla magistratura, - ha detto -anche se ho qualche dubbio, le indagini sembrano proprio una bomba a orologeria. Bisogna dimostrare quello che si va dicendo, ma è giusto che chi sbaglia paghi e debba chiedere scusa ai sostenitori, ai militanti e a chi ha sostenuto l’idea del partito e che spero non  abbandonino."

Poi parlando di eventuali preoccupazioni per le prossime amministrative, ha ammesso: "Temo sì ci possano essere eventuali ripercussioni perché le notizie “buttate lì” spesso non vengono approfondite e ci si lascia trasportare. Ho avuto modo di incontrare Umberto Bossi, ma non lo conosco personalmente, sarei pronto a mettere la mano sul fuoco sulla sua onestà, ma a volte capita anche di bruciarsi.
Ci sono moltissimi amministratori capaci e questo è quello che la Lega si propone. Se vi sono mele marce, queste vanno eliminate anche per rispetto a chi ha dedicato il proprio tempo e il proprio denaro a lavorare per un’idea e per un partito.