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L’Ospedale non si tocca: Budrio in piazza contro i tagli

Senza simboli di partito la manifestazione a sostegno dell'ospedale di Budrio organizzata dalla lista civica NOI per Budrio. Dopo i dissensi in Consiglio Comunale, tutte le forze politiche hanno contribuito alla riuscita del sit-in

Un cerotto sul petto e tanti palloncini a forma di cuore, ma nessuna bandiera politica, così Budrio ha scelto di scacciare lo spauracchio dei tagli governativi che potrebbero portare al "ridimensionamento" della struttura ospedaliera.
Affollata la piazza Filopanti per la mattinata di protesta, organizzata dalla lista civica NOI per Budrio, stata preceduta da alcuni scontri in Consiglio comunale in merito al destino dell’ospedale, ovvero, secondo la prima bozza della spending review di luglio, la chiusura delle strutture con meno di 120 posti letto per mano delle stesse regioni.
Condivisa da tutti i presenti la richiesta di un incontro pubblico con l’Assessore alla Sanità della Regione Emilia-Romagna, che verrà inoltrata nei prossimi giorni a firma del Sindaco e di tutti i gruppi consiliari.

LA MANIFESTAZIONE. Maurizio Mazzanti, capogruppo in Consiglio comunale della lista Noi per Budrio, ha espresso i motivi che lo hanno portato a organizzare l’evento: “Sono diversi mesi che abbiamo sollevato la questione del futuro dell’Ospedale, una struttura di eccellenza e di grande qualità che caratterizza il nostro territorio. Basti pensare che appena nel 2009 è stato ristrutturato e potenziato con un investimento di 16 milioni di euro e un lascito ereditario di 6 milioni di euro. Apprendere che la Regione intende mettere in discussione questa struttura ci preoccupa e abbiamo ritenuto di dover venire in piazza, insieme ai cittadini, per manifestare il nostro diritto di conoscere i piani regionali ... Siamo voluti venire senza simboli di partito perché questa è una battaglia di tutto il paese e non deve avere colore politico. L’obiettivo della manifestazione è sottoscrivere una richiesta di incontro pubblico con l’Assessore regionale alla Sanità per avere il quadro esatto della situazione. Se il piano presentato porterà una diminuzione dei servizi saremo pronti a dare battaglia in tutte le sedi, per salvaguardare il nostro diritto alla salute e la qualità del nostro Ospedale”.

LE FORZE POLITICHE. In sintonia con l’intervento di Mazzanti, Antonio Giacon Capogruppo del Movimento 5 Stelle, che ha ribadito l’intenzione del Movimento di aderire a tutte le iniziative che avranno per obiettivo la salvaguardia dell’Ospedale: “Bisogna alzare la guardia e far capire che i cittadini non sono più sudditi. L'obbedienza, a queste scelte, non è una virtù”, ha dichiarato sul suo profilo Facebook.
Intervento anche del Sindaco Giulio Pierini che ha spiegato come al piano di riorganizzazione regionale si sono aggiunti i tagli del governo Monti e che ancora non si conoscono i termini complessivi della ristrutturazione. Importante sarà anche il futuro ruolo delle Case della Salute, che andranno a coprire parte dei servizi oggi effettuati dall’Ospedale. Anche gli amministratori della Provincia di Bologna non accetteranno una diminuzione dei servizi e sono pronti a far sentire la loro protesta in caso di ridimensionamento insopportabile.
Impossibilitato a partecipare, Pasquale Gianfrancesco, Consigliere Pdl, candidato alle ultime amministrative budriesi. ha affidato a Facebook il suo commento sul sit-in:  “Finalmente dopo i litigi e i distinguo degli ultimi giorni, mi ha fatto piacere vedere alla manifestazione tutte le forze politiche presenti in Consiglio. Non ero presente per motivi di lavoro, ma ho condiviso lo spirito con il quale le opposizioni e la maggioranza hanno affrontato il tema ospedale. Questo è e rimane un problema di tutti, un problema che tutti insieme dobbiamo affrontare e risolvere. La sanità budriese non può essere ridimensionata, dopo gli ultimi investimenti fatti sia dalla regione che dalla comunità attraverso l'eredità Federici (che ha contribuito ad aprire un padiglione nel 2009 – ndr). Non possono esserci tagli che colpiscono il nostro ospedale che, grazie alla professionalità di chi ci lavora e alla modernità dei sui strumenti e reparti, serve una popolazione ben più ampia delle sue possibilità. Se tagli devono esserci che vengano fatti in tutte quelle sacche di spreco che quotidianamente emergono avvilendo la popolazione. L'Ospedale di Budrio non si tocca”.

L'OSPEDALE DI BUDRIO. 100 posti letto, 13 posti per Day Hospital, 8 postazioni per dialisi. Un nuovo padiglione, inaugurato nel luglio del 2009: quattro piani per 5.500 metri quadrati, radiologia digitalizzata, potenziamento e riorganizzazione dei parcheggi e della viabilità interna. Costo circa 22 milioni di euro, 16.5 dei quali finanziati dalla Regione Emilia Romagna e 5,6 provenienti da un'eredità.“

 

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