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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Budrio

Budrio e post emergenza Covid, il sindaco: "Non chiamate fannulloni i dipendenti comunali in smart working. Lavorano tanto, deve cambiare mentalità"

Intervista al primo cittadino Maurizio Mazzanti: "E' l’occasione per arrivare a una digitalizzazione importante, in modo che il cittadino possa usufruire di tutti i servizi da casa"

Scuola, interventi pubblici, amministrazione quotidiana e smart working: è cambiata la gestione del territorio dopo il lockdow? E la pandemia causata dal Covid-19 ha influito sulla riorganizzazione delle agende comunali? Ne abbiamo parlato con il sindaco di Budrio Maurizio Mazzanti, per comprendere quali sono state le principali problematiche, e come puntare a nuova ripartenza. 

Sindaco, oggi come è la situazione a Budrio?

“Buona. Siamo usciti dalla prima fase di emergenza e tornati il più possibile alla normalità organizzando anche un bel cartellone di eventi estivi, anche se ovviamente condizionati dalle nuove misure anti covid, ma abbiamo fatto di tutto per ripartire.  Le nostre attività sono tutte aperte, siamo in una fase in cui c’è voglia di normalità. Siamo riusciti a far ripartire anche i centri estivi coinvolgendo le associazioni dietro una regia del Comune, con rette calmierate per un servizio omogeneo".

Come vi state organizzando per il rientro a scuola a settembre?

“A Budrio abbiamo tutte le scuole, dai nidi al liceo, e ci sono esigenze differenze. Sui nidi mancano ancora linee precise, mentre per le elementari e medie stiamo collaborando con l’istituzione scolastica per essere pronti al nuovo anno, verificando che la capienza delle aule sia compatibile con le esigenze anti covid. Stiamo studiando tutte le possibili soluzioni per entrate differenziate, e stiamo definendo anche la situazione del trasporto scolastico. Un grosso lavoro che stiamo facendo in questi giorni, ma necessario".

Il Comune riuscirebbe a far fronte a un raddoppio del servizio scuolabus se saranno stabiliti più ingressi per plesso?

Abbiamo un appalto con una società privata che gestisce lo scuolabus, mentre per il liceo il riferimento è il trasporto pubblico. Per ciò che attiene alla gestione stiamo cercando di capire che tipo di servizio occorre.  Noi abbiamo un territorio di 120 chilometri quadrati e lo scuolabus impiega un’ora a fare il giro, per questo stiamo studiando il modo migliore per gestire le entrate a scuola e il tipo di servizio che occorerrerà. Alla nostra attenzione c'è anche il tema della mensa, perché ci sarà la necessità di far mangiare i bambini più grandi in classe. Per la quarta e quinta elementare ad esempio, stiamo cercando di studiare come portare le monoporzioni. Normalmente ci sarebbe lo sporzionamento in mensa, ma in aula non è possibile, quindi al vaglio c’è la consegna di un piatto su un vassoio sigillato, ma ci stiamo lavorando. Diciamo che ci sono ancora punti oscuri sul tema scuola, come l’aumento di docenti e personale di cui al momento non abbiamo notizie, senza contare che il 20 settembre c’è anche un referendum..."

Ci sono stati interventi bloccati dall'emergenza sanitaria?

“Si sono inevitabilmente fermati i lavori pubblici. Avevamo in programma anche la ristrutturazione dell’ex Magazzino Sementi che diventerà un edifico pubblico destinato alla comunità e una serie di piste ciclabili. Per il teatro siamo in attesa dell’ultimo parere della sovrintendenza e poi partirà la gara per la ristrutturazione e messa a norma. Abbiamo puntato molto sulla cultura e sul turismo e la nostra intenzione è quella di aprire un servizio informativo all’interno del Comune, nell’edificio Torri dell’acqua, un vero e proprio infopoint. Su questo tema abbiamo aderito a ExtraBo, legato a BolognaWelcome, perché puntiamo alla rivalutazione turistica di Budrio.Dopo il lockdown abbiamo riavviato tutto per portate al termine questi interventi. Insomma, varie cose sono state bloccate causa Covid ma adesso stiamo procedendo con tutto".

Smart working e Pubblica Amministrazione? Come si sta gestendo il Comune di Budrio?  

"Con il primo decreto molti dipendenti hanno lavorato da casa, così come gli operai del Comune, di cui la maggior parte adesso ha ripreso il normale lavoro, a rotazione. Lo smart working invece, resterà attivo fino al 31 dicembre per tutelare la salute di tutti, e questo è un tema a cui tengo particolarmente. Contrariamente a quanto si pensi, tutti i dipendenti si stanno impegnando molto. Se per contattare un ufficio ci vuole più tempo, invito i cittadini ad avere pazienza. Qui si fa un grande lavoro e dispiace tantissimo sentirsi dare dei fannulloni. O meglio, ho sentito io stesso simili pareri da parte di alcuni cittadini e non è giusto pensare questo dei dipendenti comunali solo perché non presenti in ufficio. Tutti si stanno impegnando tantissimo. L'intera macchina comunale è continuamente operativa, e non era  certo organizzata per il lavoro a distanza  quando è scoppiata l'emergenza. Ci siamo trovati all’improvviso a lasciare dipendenti a casa senza computer o tutto il necessario. Abbiamo dovuto creare le condizioni in fretta. Sicuramente questa è l’occasione per arrivare a una digitalizzazione importante, in modo che il cittadino possa, da casa, usufruire di tutti i servizi,  un sicuro vantaggio anche per il futuro. Ci deve essere un cambio di mentalità e deve seguire anche un rinforzo delle infrastrutture. Questa emergenza può  diventare l' occasione per essere più efficienti con più strumenti, ma è necessario che i Comuni abbiano anche più risorse".

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