Il lungo addio a Miriam Ridolfi, aperta la camera ardente in Comune | FOTO
Allestita oggi 8 maggio presso la Sala Stefano Tassinari di Palazzo d'Accursio
Si è aperta stamane alle ore 10 presso la Sala Stefano Tassinari di Palazzo d'Accursio la camera ardente per Miriam Ridolfi. L'ex assessora che coordinò i soccorsi dopo la strage alla Stazione del 2 agosto 1980 si è spenta lo scorso 4 maggio nella sua Bologna.
Ridolfi ha contribuito alla fondazione dell'Associazione dei familiari delle vittime della strage. Ha poi diretto il liceo Righi per quasi vent'anni; è stata collaboratrice delle biblioteche di Bologna con il progetto "Educare per educarci". Per Pendragon ha pubblicato "Il 2 agosto è di tutti" scritto insieme a Maurizio Minghetti.
A Palazzo D'Accursio poco dopo le 10 è iniziata la processione intorno al feretro di Ridolfi. Oltre alla famiglia, ai conoscenti, al mondo politico istituzionale a rendere l'ultimo saluto alla ex assessore e preside del Righi anche tanti giovani.
Il cordoglio della politica
“Miriam Ridolfi è stata una figura cruciale nell’organizzazione della macchina dei soccorsi il 2 agosto 1980. A lei e alla sua tenacia dobbiamo l’impegno nei giorni tragici successivi alla strage alla stazione di Bologna. In quell’occasione ha messo a punto un sistema di aiuti che per giorni ha dato conforto e sostegno ai familiari delle vittime. Una solidarietà fatta anche di piccole cose, che Miriam ha sempre ricordato e che ha fatto di Bologna un esempio per il Paese”. Queste le parole di cordoglio del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, alla notizia della scomparsa di Miriam Ridolfi.
“Nel corso degli anni Miriam ha messo al servizio dei ragazzi e delle ragazze la sua passione e il suo impegno civile, portando nelle scuole e nelle biblioteche le testimonianze di quel tragico fatto. Con dolore e affetto, a nome dell’intera Giunta regionale, esprimo la più sentita vicinanza ai suoi cari: di Miriam ci mancheranno l’umanità, la generosità e la tenacia. È stata un grande esempio per tutti”, ha aggiunto il Governatore.
Hanno fatto eco le parole de sindaco di Bologna Matteo Lepore che ha ricordato come l’organizzazione della città in quel tragico agosto 1980 valse la Medaglia d’oro al valor civile conferita dal presidente Pertini.
Di lei ha voluto ricordare il primo cittadino "la sua lotta al servizio per il bene comune, il valore politico e civile del suo impegno istituzionale e di cittadina associata che ha svolto con perseveranza e capacità, impegnandosi attivamente fino all’ultimo per la ricerca della verità e per tramandare la memoria. La sua passione ha ispirato molte persone e continuerà a farlo anche dopo la sua scomparsa".
