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Presidente Camera: "Voto a Guerra. Fontana segno di una destra che si ritrova solo sui candidati più estremi"

Così l'ex sindaco Merola, alla vigilia della prima tornata elettorale di oggi. E sul voto a La Russa commenta: "Nell’opposizione c’è chi è già pronto a tradire "

Dopo il voto di ieri per eleggere il Presidente del Senato, oggi si passa alla scelta del numero uno della Camera. E il Pd scriverà il nome di Maria Cecilia Guerra sulla scheda. Un nome, quello della sottosegretaria al Mef di bandiera, da offrire a tutte le opposizioni come scelta condivisa. La scelta emerge dalla riunione del gruppo Pd di Montecitorio riunitosi stamane con Enrico Letta.

 Mancano una manciata di minuti al via alle consultazioni, che riprenderanno alle ore 10:30 . Si riparte dal quarto scrutinio. Per le tre votazioni di ieri, concluse senza esito, erano necessari i due terzi dei voti (comprese le schede bianche e nulle per il 2° e 3° scrutinio). Per eleggere oggi la terza carica dello Stato sarà sufficiente la maggioranza assoluta. Il centrodestra unito dispone di 237 voti, sulla carta.

L'affondo dell'ex sindaco

A rivendicare la scelta dei dem è anche l'ex sindaco di Bologna Virginio Merola, ieri al suo debutto in parlamento. "Abbiamo deciso di votare Maria Cecilia Guerra. La candidatura di Fontana, filo russo e nemico dei diritti civili, è il segno di una destra che si ritrova solo sui candidati più estremi". Così via social Merola, aggiungendo: "Sul nome prestigioso di Cecilia spero sarà possibile una convergenza di altre forze di opposizione. Non si può votare scheda bianca, dopo la pagina nera di ieri e di fronte a questo candidato. Avanti, diritti!"

Il day after del PD bolognese: "Costruiamo una nuova sinistra" | VIDEO 

Debutto (emozionato) per Merola alla Camera

Ieri, 13 ottobre, intato è stato un po' 'primo giorno di scuola' per l'ex sindaco del capoluogo emiliano, dopo essere stato eletto nella sua Bologna, al collegio U06. "Domani si inizia. Carico, emozionato e pronto a dare tutto", così Merola al suo debutto in Parlamento, promettendo amssimo impegno. Primo banco di prova l'eezione del presidente del Senato. 

Il voto a La Russa e la frattura del centro-destra

A spuntarla il co-fondatore di FdI, Ignazio La Russa, grazie però ai voto dell'opposizione vista la presa di poizione di Forza Italia, che ha deciso di non appoggiare compattamente la sua candidatura. Un esito che fa trasparire già le prime fratture in seno al dentrodestra e non solo. Emergono anche le prime debolezze dell'opposizione. "Il  voto al Senato - commenta Merola - testimonia le divisioni della destra, una maggioranza che si incrina al primo voto. E conferma che nell’opposizione c’è chi è già pronto a tradire per manovre di potere. Vedremo quel che accadrà: noi siamo pronti ad una legislatura di opposizione dura e senza sconti". L'affondo arriva dalle pagini social dell'ex primo cittadino, e incassa anche il like del Governatore dell'Emilia Romagna Stfano Bonaccini 

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(Post Facebbok Merola al debutto alla Camera)

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