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Lumini mortuari contro il 'cantierone': "Posti di lavoro in bilico, troppa follia in questi lavori"

"La pioggia non ci ha fermati": i consiglieri Salsi, Carella, Bernardini, Facci e Tomassini hanno incontrato cittadini e commercianti in occasione del loro "presidio luminoso" a Palazzo d'Accursio

Cinque consiglieri comunali uniti, al di sopra delle bandiere politiche, contro il "cantierone" di via Ugo Bassi/via Rizzoli che mette a rischio attività commerciali: un presidio luminoso pensato dapprima per Piazza Maggiore e trasferito a causa della pioggia battente sotto il portico di Palazzo D'Accursio (lumini accesi a formare la scritta S.O.S) con assemblea in Sala Imbeni: al tavolo, al cospetto di cittadini e dei commercianti coinvolti "loro malgrado" nel cantiere BOBO Federica Salsi, Daniele Carella, Manes Bernardini, Michele Facci e Lorenzo Tomassini. Già sabato mattina era stato organizzato un altro "SOS centro storico" proprio sotto le Due Torri.

"Qui ci sono in gioco diversi posti di lavoro - attacca Manes Bernardini, 'Insieme Bologna' - e devono scattare delle prese di responsabilità da parte dell'amministrazione pubblica perchè quel meno 30% e meno 50% di incassi non sono attribuibili alla crisi economica bensì al cantierone che sta paralizzando il cuore di Bologna. C'è poi il tema della sicurezza: una città che si è svuotata di notte, di giorno come potrebbe mai essere? E allora prima d tutto chiediamo delle pattuglie in borghese 24 ore su 24". A intervenire portando la propria testimonianza diversi negozianti/ristoratori, che hanno lamentato un calo notevole di guadagni e uno "scriteriato" modo di agire dovuto a un non-confronto diretto con chi è direttamente coinvolto in questo disagio: "Pensate ai franchising, moltissimi fra via Ugo Bassi e via Rizzoli: sapete cosa importa ai dirigenti che stanno in Spagna, Francia o in qualsiasi altra parte del mondo che lo store di Bologna non fa più numeri perchè c'è un cantiere? Nulla. Si taglia il personale e si chiude il negozio".

L'ATTACCO ALLE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIE: "LA PROTESTA LA DOVEVANO ORGANIZZARE LORO". Manes Bernardini a questo punto affonda e muove una dura critica alle associazioni di categoria: "Perchè le associazioni di categoria non fanno nulla? Perchè Ascom è così morbida? Non sarà perchè i loro presidenti sono nei vari consigli di amministrazione delle partecipate? Dovevano organizzarla loro questa serata".

'Presidio Luminoso' a Palazzo d'Accursio

Anche l'ex grillina Federica Salsi: "I disagi del cantiere sono sotto gli occhi di tutti. L'amministrazione pubblica è andata dritta per la sua strada senza ascoltare nessuno, proprio come è successo in via Volturno con quel fittone che poi è stato tolto con la scusa del cantierone, e con questo osservatorio aperto invitiamo a fare delle proposte, che noi porteremo in Comune". Michele Facci ha sottolineato invece la 'natura' del sodalizio fra i cinque consiglieri: "La protesta di oggi ha un taglio trasversale: è una protesta senza bandiere politiche il cui obiettivo è costituire un osservatorio in cui i cittadini siano presenti, partecipi e propositivi".

Daniele Carella: "Questa volta, con il cantierone, è stato fatto un grosso errore, una programmazione scellerata dei lavori che sta mettendo in serio pericolo aziende, commercianti e quindi posti di lavoro. La ripercussioni sono anche nelle zone limitrofe: chiedete come va ai negozianti di via Farini, di Via Santo Stefano, di via Irnerio. Quella di stasera resta un'azione politica, anche se non è politica di parte: è naturale che la critica arrivi dalla minoranza, ma non escludo che ci siano altri consiglieri che la pensano come noi. Che tutto ciò si stia verificando nell'anno dell'Expo rende la cosa ancora più folle".

Lorenzo Tomassini: "Siamo contro l'imbecillità e non contro il restauro del centro storico. Bisogna recuperare la cultura della democrazia e non solo pigiare il pulsantino a approvare gli ordini del giorno: siamo a 15 mesi dalle prossime elezioni amministrative".

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